“Le affermazioni e le insinuazioni del Movimento 5 Stelle sui lavori di riqualificazione di Santa Maria La Scala sono figlie di ignoranza o di falsità”. E’ la replica, dura, del sindaco di Acireale, Roberto Barbgallo che ieri ha convocato una conferenza stampa per chiarire il caso sollevato dai grillini sul restyling del borgo marinaro.
“E’ falso – prosegue – affermare che si sono spesi 700 euro a cestino e oltre 18 mila euro per l’acquisto di alberelli. Senza nascondere un sorriso, non possiamo non notare che i Cinque Stelle non sanno leggere o non vogliono leggere tra le carte e non riescono a capire che per l’acquisto dei cestini dalla cifra a base d’asta di sette mila euro con il ribasso del 37% si è arrivati a 4.400 euro e che nella stessa cifra è compresa la posa in opera. Il prezzo di un cestino è di 311 euro + iva”.
Oltre al sindaco erano in conferenza stampa l’assessore ai Lavori Pubblici Nando Ardita, l’assessore alla Pubblica Istruzione Adele D’ Anna, l’assessore allo Sport Giuseppe Sardo, diversi consiglieri della maggioranza il consulente economico Salvo Nicotra e il segretario di Sicilia Futura Nicola D’Agostino.
“Gravissimo – si legge nel resoconto dell’incontro – che si insinui il sospetto su un consigliere comunale, che nel 2011, quando venne pubblicato il bando per la sistemazione dei borghi rurali, non era nemmeno consigliere comunale. Sarebbe colpevole di aver partecipato all’avviso, pubblicato dall’allora sindaco Garozzo, che prevedeva la sistemazione delle facciate degli edifici privati e che consentiva l’assegnazione di un punteggio maggiore al Comune partecipante al bando, qualora ci fosse stata maggiore richiesta da parte dei privati. Garantisco alla città che noi abbiamo e avremo la doverosa accortezza nel controllare i lavori”.
Secondo il sindaco Barbagallo “denigrare o insinuare dubbi sulla buona fede di chi amministra è il marchio di fabbrica dei Cinque Stelle, che non usano purtroppo la stessa accortezza quando invece sono loro ad amministrare”.
Il primo cittadino ricorda di avere “presentato una variante concordata al progetto che abbiamo ereditato dalla passata amministrazione che è stata concordata passo passo e approvata dalla Soprintendenza e dagli Enti preposti. La variante secondo noi è migliorativa del progetto originario”.
Barbagallo ha affermato, infine che “per quanto si possa essere attenti e vigilare sui lavori, può esserci qualche rammarico, come nel caso dell’ossidazione della ringhiera, ma avevamo già predisposto l’invio un campione in laboratorio per verificare la certificazione dell’acciaio utilizzato”.
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