Tempo di bilancio per lo sport nazionale dopo le Olimpiadi di Rio che hanno complessivamente consegnato all’Italia 28 medaglie: 8 ori, 12 d’argento e 8 bronzi.
Una decina anche di quarti posti che per ora lasciano amarezza, ma rappresentano una prospettiva per l’impegno olimpico del 2020 a Tokyo.
La Sicilia è sul podio olimpico con otto medaglie d’oro conquistate da ragazzi isolani, meglio ha fatto solo il Lazio che ne ha ottenute nove. Bene anche Catania che è la seconda provincia d’Italia per numero di medaglie olimpiche.
Brilla in modo particolare l’oro di Daniele Garozzo conquistato nel fioretto, ma dalla scherma sono arrivati anche altri successi targati Sicilia come l’argento di Rossella Fiammingo e quello dei tre ‘carusi’ della squadra Paolo Pizzo, Marco Fichera e Enrico Garozzo. Dalla pallanuoto femminile è arrivata la medaglia d’argento per Rosaria Aiello, ma potrebbe essere conteggiata anche quella di Tania Di Mario, romana di nascita ma catanese d’adozione. Ed ancora il palleggiatore milazzese Daniele Sottile che ha sfiorato l’ebrezza dell’oro con l’Italvolley e il pallanotista siracusano Valentino Gallo che ha ottenuto il bronzo con il Settebello allenato da Sandro Campagna, nato a Palermo ma aretuseo doc.
Il Coni paghera’ 5,4 mln di premi lordi ai 69 atleti medagliati, la cui età media si è abbassata di un po’ rispetto ai Giochi di Londra.
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