Al Dipartimento di Matematica ed Informatica dell’Università di Catania (primo piano), si svolgerà ( giovedì 1 giugno ) l’incontro costitutivo del gruppo di lavoro permanente per il contrasto ai processi di desertificazione in Sicilia. L’evento rappresenta la prima azione dopo l’accordo quadro siglato nei giorni scorsi tra il CNR e l’Irssat, Istituto di Ricerca che oggi ha sede a Biancavilla (noto per il progetto N.O.WA.S.T.E., ossia il robot mangia rifiuti menzionato tra le buone pratiche in materia di eco-innovazione dalla Commissione Europea).
La task force “Desertificazione Sicilia” interverrà nell’ambito delle azioni volte alla mitigazione degli effetti dovuti ai cambiamenti climatici, con l’individuazione di modelli utili alla resilienza nei territori catalogati secondo il protocollo Medalus a “rischio critico 3”.
L’idea progettuale sarà illustrata dal presidente dell’Irssat, Giuseppe Lo Bianco, che da anni lavora sull’applicazione dei principi di sostenibilità e di economia circolare.
Sarà il prof. Roberto Lagalla, consigliere di amministrazione del CNR e già Magnifico Rettore dell’Università di Palermo, ad illustrare le finalità dell’Accordo Quadro e le attese dei lavori della task force.
L’impegno nasce da un’idea scaturita in casa Irssat e coinvolge il dipartimento di Matematica ed Informatica, referente la prof.ssa Alessandra Ragusa, e il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, con la prof.ssa Mirella Clausi, entrambi dell’Università di Catania, il Dipartimento di Agraria dell’Università di Palermo, referente il prof. Fabio D’Anna, e l’Istituto per le Tecnologie Avanzate per l’Energia del CNR, diretto dal dott. Salvatore Freni.
Sono altresì coinvolte due aziende del catanese – Brumi e Guglielmino Group, insieme alla Fondazione Regina Margherita di Castiglione di Sicilia.L’iniziativa ha già ottenuto la simpatia di alcune associazioni ambientaliste tra cui i Centri di Educazione Ambientale di Messina e Ramarro Sicilia.
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