Nessuna autocombustione nell’incendio divampato in via Archimede-Corso dei Martiri che potrebbe essere divampato anche dal contatto di una sigaretta non spenta con le sterpaglie e alimentato dalle condizioni meteorologiche di oggi.

E’ la prima ricostruzione dei vigili del fuoco che stanno effettuando ulteriori rilievi per risalire all’origine dell’incendio di oggi a Catania.

Molti residenti della zona hanno sentito un’esplosione, probabilmente una bomboletta spray abbandonata fra i rifiuti che in contatto con le fiamme è esplosa. Secondo il consigliere comunale Salvatore Tomarchio (Grande Catania) “è il sintomo di una situazione drammatica che si vive all’interno dei campi rom e delle bidonville sparse per Catania”.

L’esponente dell’opposizione, chiedendo l’intervento del sindaco, sostiene che “sono esplosioni o roghi che mettono in serio pericolo l’incolumità di migliaia di persone. Molti accampamenti o campi rom, come nel caso di Corso Martiri della Libertà, non si trovano nelle periferie ma in piano centro cittadino con tutte le conseguenze che sono facilmente immaginabili”.

Anche l’associazione Codici chiede “come mai in questi anni il Comune di Catania ha consentito la presenza indisturbata sul territorio di queste baraccopoli del tutto abusive, non provvedendo invece – come da noi più volte sollecitato e come richiesto dall’Europa- alla realizzazione di un “piano nomadi”?

Il segretario dell’associazione, Manfredi Zammataro, chiede ancora “come mai si è consentito in questi anni l’accumulo indisturbato di rifiuti e detriti all’interno di queste aree senza che vi fosse alcun intervento costante di pulizia e controllo così da renderle delle zone franche oltre che delle vere e proprie bombe ecologiche? Con l’auspicio che questa volta l’amministrazione comunale si attivi e non permetta più che cose del genere accadano”.

Più duro il deputato di Noi con Salvini, Angelo Attaguile: “Si è tollerata irresponsabilmente sin troppo una situazione di totale illegalità che crea pericoli per i catanesi e per gli stessi rom. Ritengo opportuno che si dia un brevissimo preavviso agli abusivi del posto e poi s’intervenga se necessario, naturalmente dopo aver sgomberato l’area dalle persone, con le ruspe.”

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