Si annunciano giorni difficili per l’approvvigionamento idrico a Caltagirone dopo che l‘impianto di produzione idrica e rilancio di Maguli, in territorio di Vizzini, gestito dall’Ente acquedotti siciliani (Eas), è stato, la notte scorsa, oggetto di un grave raid predatorio e vandalico.

I ladri hanno infatti asportato tutti i cavi di rame utilizzati per l’alimentazione elettrica degli apparati elettromeccanici, comprese le pompe di sollevamento dell’acqua. La centrale Maguli risulta, pertanto, totalmente inattiva con la conseguenza che ormai da ore non viene più fornito il notevole quantitativo d’acqua – circa 45 litri al secondo – ordinariamente assicurato alla città e pari a quasi la metà del prezioso liquido (100 litri al secondo) di cui si avvale Caltagirone.

La Sie, la Società che dal 2008 gestisce il servizio idrico a Caltagirone, sta predisponendo tutte le attività possibili attraverso le quali ridurre i disagi, che comunque saranno consistenti. “Stiamo seguendo con grande attenzione la situazione, determinata da un atto che, per la sua gravità, si commenta da solo, sollecitando la massima celerità negli interventi del caso” – afferma l’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco, Sergio Gruttadauria”.

“Vigiliamo – sottolinea il sindaco Gino Ioppolo – affinché gli inevitabili disservizi procurati da un gesto così deprecabile siano il più possibile ridotti. Inevitabile e doveroso l’invito a tutti i cittadini a fare un uso particolarmente oculato dell’acqua, specie in questi giorni”.