Non si ferma il contrasto all’illegalità diffusa. I carabinieri di Paternò e Belpasso hanno rinforzato i controlli per migliorare la sicurezza. Nei giorni scorsi i militari dell’Arma hanno svolto un servizio straordinario a largo raggio in sinergia con i colleghi del Nas di Catania.
Per raggiungere i risultati operativi, i militari dell’Arma hanno organizzato il dispositivo di prevenzione in modo che potesse operare, in maniera simultanea e altamente visibile, su due territori differenti, impiegando più di 30 carabinieri che hanno rivolto la loro attenzione a differenti settori d’intervento.
Intervenendo contemporaneamente sui due comuni, i carabinieri hanno infatti svolto numerose attività operative in diversi ambiti, dai presidi sulle maggiori arterie stradali, alle ispezioni alle attività commerciali in tema di antisofisticazione e salute alimentare, per finire alle verifiche su persone sottoposte a sorveglianze speciali di pubblica sicurezza.
Dalla tarda serata e fino a notte fonda, quindi, diverse pattuglie dell’Arma hanno effettuato dei “posti di controllo” lungo le vie principali di Paternò, in particolare Corso Italia e Viale dei Platani e a Belpasso, in Via Vittorio Emanuele III.
Proprio a Belpasso, in quest’ultima via, tra gli altri, è stato sottoposto a controllo dai militari della locale Stazione carabinieri e da quelli del Nas, un noto bar con annessa sala giochi.
All’esito degli accertamenti, il gestore è stato multato per oltre 3.500 euro, poiché sono stati scoperti, all’interno di un frigo congelatore, 10 chili di prodotti sprovvisti di etichettatura attestante la tracciabilità, oltre alla mancata adozione di alcune prescrizioni previste dalle procedure mirate a garantire la salubrità degli alimenti (“Haccp”).
Riguardo invece il controllo di persone sottoposte alle misure di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, i carabinieri a Paternò in Viale Kennedy hanno fermato un pregiudicato 38enne del luogo, trovato fuori dalla propria abitazione in orario non consentito, arrestandolo quindi in flagranza per la violazione delle prescrizioni imposte.
In una terza fase, le pattuglie sono state infine impegnate nel contrastare quelle condotte irresponsabili di guida che possono seriamente mettere a repentaglio la sicurezza di tutti i fruitori della strada.
Numerose le sanzioni elevate, principalmente per il mancato rispetto dell’obbligo di indossare il casco protettivo, anche e soprattutto dai giovanissimi.