Scattano altre sei misure cautelari nei confronti di altrettanti dipendenti dell’A.N.A.S. SPA (Area Compartimentale di Catania), indagati nell’indagine nota come “BUCHE D’ORO e questa volta si tratta di sequestro preventivo dei beni, in alcuni casi per equivalente perchè ritenuti provento delle presunte tangenti.

Il provvedimento è stata disposto dal Gip di Catania e riguarda anche il sequestro, anche per equivalente, finalizzato alla confisca di un complessivo profitto corruttivo di circa 300 mila euro.

L’inchiesta nasce per far luce sull’esistenza di quelli che il sistema dell’accusa definisce ‘rodati circuiti corruttivi’ all’interno dell’A.N.A.S. di Catania che hanno visto coinvolti funzionari infedeli responsabili della manutenzione programmata di strade e raccordi della Sicilia Orientale e imprenditori corruttori compiacenti.

Nel dettaglio La Guardia di Finanza di Catania oggi ha sottoposto a sequestro quelli che vengono considerati i profitti dell’attività illecita ovvero beni di alcuni indagati: nei confronti dell’Ing. Giuseppe Romano di 49 anni, già Responsabile Manutenzione Programmata dell’Area Tecnica Compartimentale di A.N.A.S. Catania, R.U.P. dei lavori pubblici, sono stati posti sotto sequestro beni  corrispondenti no a un ammontare di circa 100 mila euro (conti correnti bancari e una porzione immobiliare); a carico dell’Ing. Antonino Urso di 40 anni, già Capo Centro Manutenzione “A” dell’Area Compartimentale ANAS di Catania sono stati sequestrati disponibilità bancarie per un corrispondente valore di 16.000 euro; al Geom. Riccardo Carmelo Contino di 52 anni, già Capo Centro Manutenzione D presso l’A.N.A.S. catanese, i beni sequestrati sono rappresentanti da disponibilità bancarie e una porzione immobiliare per un corrispondente valore di 74 mila euro; al Geom. Giuseppe Panzica di 49 anni già Capo Nucleo B del Centro di Manutenzione gestito da Contino, sono stati sottoposti a vincolo reale beni per 50.000 euro (conti correnti bancari e una parte di fabbricato); a Giorgio Gugliotta di 46 anni, già Capo Nucleo C del Centro di manutenzione D diretta da Contino, è stata sequestrata un’autovettura per il corrispondente valore di 26 mila euro; al Geom. Gaetano Trovato di 55 anni, già Capo Nucleo B del Centro di manutenzione A diretta dall’Ing. URSO, sono stati cautelati conti correnti per un valore corrispondente di 16 mila euro.

I gravi fatti di corruzione ricostruiti dal gruppo di Magistrati di quest’Ufficio specializzato nei reati contro la P.A. con l’ausilio dei Finanzieri del Nucleo P.E.F. di Catania sono, dunque, oggetto di un’approfondita analisi patrimoniale allo scopo di privare i responsabili delle risorse economiche che sono il frutto e il prezzo delle relazioni illecite che univano pubblici ufficiali infedeli e imprenditori corruttori proclivi a contrattare risparmi sui lavori da effettuare drenando rilevanti risorse pubbliche destinate alla cura e alla manutenzione di arterie vitali per la mobilità degli utenti siciliani.

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