Entrano in funzione i droni per proseguire le ricerche dei due piloti dispersi dopo lo schianto del canadair sul quale viaggiavano. Il velivolo stava cercando di spegnere l’incendio scoppiato nella zona di Linguaglossa, nel Catanese, quando ha urtato un costone della montagna ed è esploso al contatto col suolo. Nelle ricerche sono stati impegnati Vigili del Fuoco, Protezione Civile, una squadra del gruppo Speleo alpino fluviale e un elicottero AW 139 “Drago 146” .

Piloti ancora dispersi

Non sono stati trovati ancora, infatti, i due piloti a bordo del canadair caduto alle pendici dell’Etna. Il velivolo precitato è il canadair 28 che stava spegnendo l’incendio sul monte Calcinera.

Più passano le ore e più sembra difficile che possano essere trovati vivi. ” I piloti non sono stati trovati – conferma Giovanni Salerno direttore del Corpo Forestale della Regione Siciliana – Io sono qui e la zona è impervia e completamente al buio. All’alba riprendono le ricerche. Impegnati anche i forestali”.

Numerosi esplosioni dopo l’incidente

“Ci sono state diverse esplosioni dopo che il canadair è caduto. L’aereo è distrutto e i vigili del fuoco stanno cercando i due piloti” dice Salvatore Cocina direttore della protezione civile regionale. “Abbiamo subito avvisato il presidente della Regione Renato Schifani di quanto successo. Il presidente sta seguendo da vicino quanto successo alle pendici dell’Etna – aggiunge Cocina – I due piloti sono della società Babcock che fornisce il servizio dei canadair in Italia”.

Il primo maggio di questo anno era stato rinnovato, infatti, dal Ministero dell’Interno il contratto alla società Babcock MCS Italia fino al 31 dicembre 2024.

Chi sono i dispersi

Sui piloti del canadair della Protezione civile in servizio in Sicilia durante le operazioni di spegnimento non ci sono notizie ufficiali. Ufficiosamente, però, i colleghi sanno di chi si tratta. Il comandante del canadari 28 è Matteo Pozzoli detto Eolo in codice. con lui vola Roberto Mazzone

Il drammatico incidente

Il drammatico incidente, che ha probabilmente causato le due vittime, è avvenuto nel pomeriggio di ieri, durante l’intervento per fronteggiare un grosso incendio boschivo.

 

 

I momenti prima dell’incidente

Il Canadair aveva fatto da poco rifornimento in mare, nella zona antistante il comune di Giarre, per poi riprendere quota per tornare all’operazione di spegnimento dell’incendio che si è sviluppato nella zona di monte Calcinera. Il velivolo sarebbe precipitato a causa “dell’urto della carena contro la costa della montagna subito il lancio dell’acqua

Il racconto dei testimoni

Allo schianto, secondo alcuni testimoni presenti sul posto e che hanno assistito solo all’ultima fase dell’incidente, ha fatto seguito un’esplosione, che ha causato un vasto rogo (Nella foto visibile la fumata nera subito dopo lo schianto). Sul posto sono già presenti anche i vigili del fuoco, compresa una squadra degli esperti Speleo alpino fluviale (Saf). Presente anche un elicottero del corpo forestale della Regione Siciliana.

Velivolo esploso dopo l’impatto

Immediatamente dopo lo schianto erano arrivati in tempi rapidissimi sia i Carabinieri che i soccorritori della Protezione civile  insieme al personale del 118. I soccorsi si presentano complessi e le condizioni non lasciano ben sperare. Secondo il primo rapporto della sala operativa della Protezione civile, infatti, con l’impatto al suolo l’areo è esploso.

 

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