Scatta il sequestro dei beni ai danni di Orazio Musumeci, 30 anni, accusato di traffico di droga, di rapine e di contiguità alla cosca catanese dei laudani. L’operazione è stata condotta dal gico della Guardia di Finanza di Catania che ha sottoposto a sequestro un immobile di 84 mq e dell’attività commerciale di chiosco-bar denominato “Profumo
di caffè da Dennis”, entrambe intestate alla moglie di Musumeci e ubicate nel quartiere “Villaggio Sant’Agata” di Catania, nonché di un’autovettura di grossa cilindrata e di un motociclo.

La pericolosità sociale di Musumeci sarebbe testimoniata dagli atti di rinvio a giudizio emessi nei suoi confronti per condotte di cessione di sostanze stupefacenti commesse unitamente a soggetti contigui alla criminalità organizzata etnea orbitanti nel clan Laudani di Villaggio Sant’Agata e da una condanna per concorso in rapina con sentenza passata in giudicato nell’anno 2013. Inoltre, conferme della aderenza ad ambienti criminali della provincia sarebbero emerse, secondo gli inquirenti, da un approfondito monitoraggio delle sue frequentazioni svolto dai militari del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Catania.

A fronte di tutti ciò, i Finanzieri hanno avviato nei confronti di Orazio Musumeci e dei componenti del nucleo familiare una mirata attività di analisi economica volta a verificare la coerenza del patrimonio e del tenore di vita con i redditi dichiarati. Le indagini patrimoniali – eseguite anche con l’ausilio del sofisticato software “Molecola” sviluppato dalla Guardia di Finanza per l’acquisizione massiva e l’analisi di tutte le informazioni rilevabili dalle numerose banche dati – hanno fatto emergere una ingiustificata sproporzione, per quasi 300 mila euro, del valore
delle acquisizioni mobiliari e immobiliari realizzate dal 2008 al 2017 dall’intero nucleo familiare rispetto all’ammontare complessivo dei redditi da loro dichiarati in tali anni.

Sulla scorta di tali elementi, la Procura ha quindi proposto e ottenuto dal Tribunale di Catania il sequestro dei beni direttamente o indirettamente riconducibili a Musumeci ed al suo nucleo familiare.

Inoltre, in fase di esecuzione, i Finanzieri del G.I.C.O. hanno sottoposto a sequestro un assegno circolare, rinvenuto a casa del proposto, dell’importo di oltre 24 mila euro.