E’ bagarre nel Pd dopo la sfiducia al sindaco di Scordia, Franco Tambone bocciato da 14 consiglieri comunali.

Tutti concordano nell’affermare che sullo sfondo ci sono soprattutto questioni locali, ma il caso ha già valicato i confini del paese calatino e fa riemergere quei dissapori fra le anime del Partito Democratico della provincia di Catania già lacerate dall’ultimo voto amministrativo.

Tambone, vicino all’area che fa capo a Concetta Raia, è stato sfiduciato dai rappresentanti dell’opposizione (composta da centrodestra, civiche e sinistra), dai consiglieri ex Megafono e da un esponente storico del Pd, Salvatore Barresi, che si sarebbe avvicinato al gruppo del deputato regionale Luca Sammartino.

La mozione è stata approvata ieri, mentre stamani arriva una nota al vetriolo proprio del deputato regionale Concetta Raia: “Chi, tra i consiglieri Pd, o meglio, di certa area democratica di ultim’ora – dice – abbia votato la sfiducia al primo cittadino di Scordia, Franco Tambone, sindaco del Partito Democratico, deve essere immediatamente espulso senza se e senza ma, perché ormai nel nostro Partito non ci sono più regole: si risponde solo a logiche di corrente e i capicorrente rispondono a interessi personali, senza avere il minimo senso di responsabilità politica o nei confronti dei cittadini e delle comunità che vengono amministrate”.

In attesa del commissario inviato dalla Regione, i poteri, per ora, passano al vicesindaco Aurelio Corbino, ma appare scontato che la crisi di Scordia possa allungarsi anche su Catania dove fra l’area di Raia ed Enzo Bianco e quella guidata da Luca Sammartino e Valeria Sudano, che ha trovato anche la convergenza del gruppo del parlamentare Giuseppe Berretta, prosegue una guerra fredda senza esclusione di colpi.

Articoli correlati