Circa dieci famiglie sono state fatte evacuare la notte scorsa dalle loro abitazioni ad Aci Platani, frazione di Acireale, per la presenza di una faglia sulla strada dove si trovano le loro case che nel corso della giornata si era allargata provocando una frattura nell’asfalto.

L’evento è collegato con l‘attività sismica ed eruttiva dell’Etna. Lo sgombero delle abitazioni è stato eseguito con la collaborazione di vigili del fuoco e di carabinieri della compagnia di Acireale.

Problemi affettivi e dolore per il distacco dai propri luoghi e affetti quotidiani, ma anche di sicurezza per paura di eventuali atti di sciacallaggio. Sono i motivi che hanno indotto molti degli sfollati per il terremoto di magnitudo 4.8 di ieri sull’Etna a trascorrere la notte in auto, davanti la propria abitazione inagibile, sfidando il forte freddo.

Un esempio numerico è quello di un albergo etneo: la convenzione stipulata con la Regione Siciliana, che paga le stanze, prevedeva l’arrivo di un centinaio di sfollati, ma si sono presentati in poche decine. C’è stato anche chi ha sfidato la sorte e ha dormito lo stesso in casa. L’Etna è stato clemente: la notte sul fronte sismico è trascorsa tranquilla.