Francesco Basile non è più il rettore dell’Università di Catania. La decisione del avviene in seguito al terremoto giudiziario che ha investito l’ateneo etneo in seguito all’inchiesta sui presunti concorsi truccati.  Tramite una lettera inviata questa mattina al ministro Marco Bussetti, Basile ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Rettore dell’Università di Catania, che ricopriva dal febbraio 2017.

“A seguito della nota vicenda giudiziaria avviata dalla procura della Repubblica di Catania che vede coinvolti, in qualità di indagati, numerosi docenti dell’Università di Catania ed anche me, in qualità di Rettore – ha scritto Basile – ho avuto modo di riflettere profondamente sulle decisioni più opportune da prendere per il bene dell’Ateneo. Con lo stesso spirito di servizio che ha contraddistinto il mio mandato e per il rispetto e la considerazione che ho sempre manifestato per il ruolo che ricopro e nei confronti della Magistratura, ritengo doveroso rassegnare le mie dimissioni dalla carica di Rettore dell’Università di Catania”.

Stamattina un gruppo di studenti aveva occupato la sede del rettorato dell’Università di Catania. Nel pomeriggio è indetta un’assemblea pubblica dagli stessi accademici.

Una decisione – quella di dimettersi – che Basile definisce “sofferta” ma che viene assunta “per la tutela dell’istituzione, dei docenti, dei dirigenti e del personale universitario che sento a me particolarmente vicini in questo momento e per garantire agli studenti serenità nel loro percorso di studio”. “Infine – precisa – ritengo che, spogliandomi del ruolo istituzionale, potrò con maggiore libertà ed incisività e senza condizionamenti esterni, dimostrare la mia assoluta estraneità ai fatti che mi vengono contestati”.

Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha ricevuto le dimissioni del professor Francesco Basile dalla carica di Rettore dell’Università di Catania e ha firmato il relativo decreto di accettazione. I competenti organi accademici avvieranno subito le procedure per l’elezione del nuovo Rettore dell’Ateneo. “È importante che su questa vicenda si faccia chiarezza quanto prima – dichiara il ministro Bussetti -. Sono emerse condotte preoccupanti e vanno accertate anche e soprattutto a tutela del nostro sistema accademico che è di altissimo livello. Il Ministero, come già promesso, non resterà a guardare: rispetteremo ed eseguiremo le decisioni dei giudici e ci costituiremo parte civile nel futuro processo. Qualora alcuni concorsi risultassero truccati, saranno annullati. Il nostro ordinamento ha tutti gli strumenti per ripristinare la legalità violata. E allo stesso tempo pensiamo a una proposta politica e legislativa che metta in sicurezza il mondo universitario: è un settore fondamentale per la crescita del Paese”.

Il MIUR ha immediatamente avviato una verifica sull’eventuale presenza all’interno delle commissioni di abilitazione scientifica nazionale – o in qualsiasi altro tipo di collaborazione istituzionale con il MIUR – di docenti universitari coinvolti nel procedimento penale. All’esito degli accertamenti saranno adottati i necessari provvedimenti di sospensione di tali collaborazioni con il personale docente coinvolto nell’inchiesta.

 

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