Un tragico e spaventoso incidente stradale è avvenuto la notte scorsa lungo la SP 71, la cosiddetta “via Marina”, che collega la località balneare di Marina di Cottone con il centro abitato di Fiumefreddo, nel Catanese. A perdere la vita un giovane di 20 anni, Roberto Puglisi, di Belpasso, morto sul colpo. C’è anche un ferito grave: un altro ragazzo di 24 anni, di Camporotondo Etneo, ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania.
L’impatto
Lo schianto è avvenuto intorno all’una di notte, ma è ancora ignota la dinamica dell’incidente, su cui indagano i carabinieri della stazione locale. I due ragazzi di rientro dal mare, mentre viaggiavano su una Fiat Grande Punto in direzione dell’abitato di Fiumefreddo, avrebbero fatto a velocità uno slalom tra due curve, forze per la cenere vulcanica presente ai bordi della carreggiata. L’autista avrebbe poi perso il controllo dell’auto, schiantandosi contro un muro che delimita la strada provinciale. L’impatto, molto forte, non ha lasciato scampo al conducente ventenne.
Indagini in corso
Sul posto oltre alle ambulanze del 118 sono intervenuti pure i vigili del fuoco di Riposto che hanno estratto i due giovani dalle lamiere. Il passeggero, amico della vittima, un 24enne di Camporotondo Etneo è rimasto gravemente ferito, ed è stato ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Cannizzaro di Catania. Sono intervenuti sul luogo dell’impatto anche i carabinieri che hanno eseguito i rilievi. Sull’accaduto indaga la Procura etnea. La salma della vittima, Roberto Puglisi, su disposizione del magistrato di turno è stata restituita ai familiari.
Il cordoglio del sindaco
«Ho appreso della terribile notizia della morte di un nostro concittadino da poco residente a Belpasso, giovane, troppo giovane, ventenne, a causa di un incidente stradale in territorio di Fiumefreddo», scrive su Facebook il sindaco di Belpasso Daniele Motta.
«Nel pregare anche per il suo amico, rimasto gravemente ferito, rivolgo, io e tutta l’amministrazione, le miei più sentite condoglianze ai suoi cari e a chi gli voleva bene», aggiunge. «Rimane il dolore, la rabbia per la giovane vita spezzata – conclude il sindaco – ma la speranza di non raccontare più simili fatti non deve mai essere persa».
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