Non si placa la polemica dopo la decisione, dell’Amt di Catania, di sospendere le corse serali della linea 726 che copre il quartiere di San Giovanni Galermo. Decisione presa dopo gli atti di microcriminalità e la richiesta, degli autisti, di maggiore sicurezza all’interno delle vetture.

I residenti di San Giovanni Galermo, però, non ci stanno: in prima linea in questa battaglia c’è, ancora una volta, il consigliere comunale ed ex presidente della municipalità, Giuseppe Catalano.

“Prendiamo atto che la città e soprattutto la periferia – spiega Catalano in una nota – vivono un disagio causato da azioni di micro e macro criminalità e fenomeni di bullismo  che devono essere contrastate con azioni e atti forti”.

Considerazione doverosa, quella del consigliere Catalano che, però, sulla sospensione delle corse serali del 726 attacca: “E’  assolutamente  assurdo e inaccettabile che in  una città (metropolitana) come Catania non ci siano prese di posizione da parte degli organi competenti deputati alla sicurezza. Riteniamo che bisogna immediatamente prendere atto che tutto ciò  rappresenta un serio pericolo e bisogna intervenire immediatamente”.

Dopo aver minacciato di uscire dalla maggioranza, Catalano, insieme al consigliere Francesco Trinchini, si rivolge direttamente al Prefetto etneo: “Chiediamo di intervenire potenziando  i servizi di controllo del territorio  soprattutto  nelle ore serali, magari utilizzando i militari dell’operazione “strade sicure” a presidio dei mezzi e del personale Amt, questo per dare maggiore  sicurezza sia ai lavoratori, ma anche ai cittadini”.

Non manca, poi, una richiesta all’amministrazione comunale, per potenziare l’utilizzo di uomini della Polizia Municipale a bordo delle vetture Amt.