Una denuncia per vendita di sostanza nocive, altre tre sanzioni per svariate violazioni. E’ il bilancio di una doppia operazione dei carabinieri nel catanese mirata principalmente sul fronte del commercio fuorilegge. Ad intervenire i carabinieri della compagnia di Fontanarossa e quelli di Randazzo. A collaborare con loro la compagnia pronto intervento, la polizia municipale, l’ispettorato del lavoro e i Nas.

La denuncia in provincia

Denunciato il titolare di una rivendita di frutta e verdura di Linguaglossa di 36 anni, originario di Piedimonte Etneo. E’ ritenuto responsabile di numerose violazioni in materia sanitaria, del lavoro e del codice della strada e dell’urbanistica. In particolare i militari del nucleo ispettorato del lavoro hanno riscontrato la presenza di 2 lavoratori completamente in nero. All’interno della rivendita alimentare rilevati impianti audiovisivi e altre apparecchiature non autorizzate sui luoghi di lavoro. Violazione che ha dato luogo all’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale e la contestazione di ammende e sanzioni amministrative per complessivi 15.200 euro.

Cosa hanno rilevato i Nas

Riguardo invece le verifiche svolte dai Nas ravvisate gravi carenze igienico-sanitarie, tali da provocare il sequestro preventivo del locale. Ma anche la denuncia per commercio di sostanze alimentari nocive. Sono inoltre in corso i necessari accertamenti per verificare un possibile abuso edilizio riguardante l’intero deposito merce. Sequestrato infine un muletto privo di immatricolazione o qualsivoglia documento di circolazione, che l’uomo stava guidando per strada all’arrivo dei carabinieri.

I controlli a Nesima

Un’altra attività di controllo ha riguardato il quartiere “Nesima” in un servizio coordinato volto a reprimere forme di criminalità comune. Nel mirino venditori ambulanti di frutta e verdura di cui tre sanzionati per occupazione del suolo pubblico, mancanza di autorizzazione amministrativa e mancanza di requisiti professionali. Risultavano sprovvisti di qualsiasi autorizzazione finalizzata allo svolgimento dell’attività e di conseguenza all’occupazione del suolo pubblico comunale. Per loro sono conseguite la multa complessivamente di 15 mila euro ed il sequestro amministrativo dei prodotti ortofrutticoli. In totale portati via 100 chili di ortofrutta devoluti in beneficenza alla cooperativa Santa Maria degli Angeli di Catania e alla Caritas diocesana di Catania.

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