Misurato. Luca Lotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ad Acireale per la presentazione dell’attività dell’ organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento ’La tutela gli onesti’ costituito, primo in Italia, dal Comune della cittadina siciliana, al quale hanno aderito 22 comuni dell’area metropolitana, compreso il Comune di Catania, con l’apertura di sportelli delegati, ha ‘sviato’ le domande dei giornalisti limitandosi ‘al minimo sindacale’ sui caldi temi politici nazionali e regionali.

‘Scortato’ dal sottosegretario alla Scuola e ‘big renziano’ nell’Isola, Davide Faraone e dal parlamentare regionale acese leader di ‘Sicilia Futura’, Nicola D’Agostino, Lotti, ha dunque sponsorizzato l’iniziativa per la quale è arrivato ad Acireale.

“Riavvicina ai cittadini – ha detto- perché parliamo di occ, un provvedimento del Governo importante perché fa vedere che lo Stato non è solo quella cosa che assilla i cittadini, che li opprime, ma c’è anche una strada per poter dare una mano alle persone che si sono trovate in difficoltà”.

“Questa credo – ha aggiunto- che sia una bella iniziativa con la quale oggi il Governo testimonia il proprio appoggio. Mi fa piacere che Acireale sia la ’best practice’ di questo tipo di attività. Vengo da una iniziativa analoga a Prato. Ci sono delle cose belle che vanno valorizzate e vanno fatte conoscere ai cittadini’’.

Come detto, invece, il braccio destro di Renzi, su temi nazionali non ha risposto in merito all’eventuale correzione della legge elettorale e sul referendum si è limitato a dire che “quello di ottobre è un test importante perché con le ragioni del sì noi stiamo cercando di spiegare in tutta Italia come cambia il nostro Paese, cosa cambia e perché è importante riorganizzare l’assetto delle nostre istituzioni”.

“Credo che quello del referendum – ha evidenziato- sia un tema importante per l’Italia perché con il sì cambia veramente un pezzo importante di quello che é l’assetto istituzionale e del futuro del nostro Paese”.

Incalzato invece sulle questioni regionali ed in particolare sui rapporti tra il governo nazionale e quello Crocetta, ha ‘solo’ sottolineato che “non è un problema di appoggio. C’è il Governo nazionale che sta collaborando con il Governo regionale su tutta una serie di partite, dal Patto per la Sicilia ad altri argomenti. Il Governo regionale è autonomo – ha concluso- fa le sue scelte ed è giusto che sia così”.

Se Lotti ha mantenuto la bocca, quasi, cucita sulle evidenti ‘spinose’ questioni tra il Pd e Crocetta e su eventuali futuri scenari in vista delle prossime elezioni regionali in Sicilia, anche i tanti presenti fra cui Enzo Bianco e Giuseppe Berretta oltre ai ‘vicini’ del politico toscano, come i parlamentari regionali Valeria Sudano e Luca Sammartino, hanno preferito non rilasciare alcuna dichiarazione.

Segno che evidentemente la pentola della politica regionale bolle. Eccome…

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