Tre colpi di arma da fuoco sono stati esplosi la notte scorsa contro l’abitazione dell’insegnante di scuola elementare 59enne del Catanese sospesa nei giorni scorsi per un anno per maltrattamenti e lesioni volontarie aggravate nei confronti dei suoi alunni.
La donna ha presentato stamane una denuncia ai carabinieri dicendo di aver sentito delle esplosioni. Fori di proiettile sono stati trovati sulla porta di casa.
“Ho sentito tre colpi ma mi sembrava che fossero stati gli stranieri che abitano qui vicino. La mia stanza da letto è proprio di fronte alla porta dove hanno sparato. Ero nel letto e stavo guardando la tv ma non mi sono alzata. E’ accaduto tutto in un attimo, non mi sono resa conto di quello che era successo. Poi stamattina una vicina di casa mi
ha detto: ‘Hanno sparato alla porta di casa della maestra’ e solo allora ho capito”.
E’ il racconto di una vicina di casa della maestra elementare sospesa per maltrattamenti agli alunni: contro il suo portone di casa la notte scorsa sono stati esplosi tre colpi di arma da fuoco. La sua abitazione appare come un pied-à-terre nel centro di Aci Catena. È un portone di ferro con delle vetrate e l’interno è coperto da una tenda. In casa non
risponde nessuno.
Sono visibili i fori dei proiettili, che hanno trapassato il vetro e colpito uno scuro.
“La violenza non si combatte con altra violenza”. Lo dice il sindaco di Aci Catena (Ct) Nello Oliveri, commentando l’intimidazione alla maestra sospesa per lesioni ad alcuni alunni.
“Condanniamo fortemente l’inciviltà dell’atto che offende la città di Aci Catena e le istituzioni scolastiche. Il vile gesto è da condannare senza appello. In un paese civile non si fa giustizia da soli, ma ci si affida agli organi inquirenti preposti in cui pienamente confidiamo”, aggiunge.
La vicenda della maestra di 59 anni che è stata interdetta perchè avrebbe offeso i propri alunni, minacciandoli e prendendoli a schiaffi, venne fuori una settimana fa quando l’insegnante venne interdetta per un anno dal servizio dal Gip di Catania. L’indagine dei carabinieri fu avviata dopo le denunce di genitori dei bambini e si era avvalsa
di intercettazioni e di videoriprese delle lezioni nella classe dall’insegnante.
La settimana scorsa un gruppo di genitori protestò davanti la scuola del Catanese dove la maestra insegnava. Alcune madri
accusavano l’insegnante di “essere un mostro…”, contestando il provvedimento adottato, ritenendolo insufficiente: “doveva
andare in carcere, altro che sospensione….non ha ammazzato nessuno, certo, ma cosa volevano il sangue dei nostri figli?”.
“Bambini picchiati in testa – aveva aggiunto una donna che ha denunciato ai carabinieri la maestra dopo i racconti a casa del figlio – con la bacchetta, sul viso con schiaffi, la testa appiccicata al banco… Io mi ritrovo mio figlio con seri
problemi: e’ aggressivo, da’ punizioni al fratellino piu’ piccolo. Ma che fiducia posso avere delle insegnati di questo
istituto?”.
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