Il 28 febbraio doveva essere la scadenza che avrebbe dovuto eleggere il primo presidente della Super Camera di commercio, la prima riunione del consiglio camerale in rappresentanza delle tre cam com del Sud est che poi avrebbero scelto il presidente. Un appuntamento rimandato più volte, ma destinato a non avere un epilogo almeno nel senso auspicato dalla riforma.
Lo scorso 22 febbraio, infatti, il ministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda ha inviato una nota al governatore siciliano Rosario Crocetta in cui ha sottolineato le perplessità sull’accorpamento della Camera di Commercio di Catania-Siracusa-Ragusa, anticipando che porterà il caso in Conferenza Stato-Regioni con una nuova proposta, che prevede l’autonomia delle Camere di Commercio di quel territorio.
Crocetta ha annunciato la revoca del decreto di accorpamento e promette collaborazione con il Mise “per avviare le nuove procedure”. Così il famigerato 28 febbraio rimane solo una data fra le 365 del calendario. Oggi però la cordata facente capo a Confcommercio ha organizzato una conferenza proprio in Camera di Commercio a Catania in cui dirà la propria sulla vicenda.
Nei giorni scorsi lo stesso gruppo ha inviato una nota di poche righe dove le parole, appena sussurrate, facevano comprendere quanto sia complessa ed intricata la questione legata all’accorpamento – o non accorpamento, a seconda dei punti di vista – delle Camere di Commercio di Catania-Siracusa-Ragusa.
“La cordata facente capo a Confcommercio – è scritto – prende atto della comunicazione “prudente” del Ministro Carlo Calenda. Dubitiamo che il governatore Crocetta possa revocare alcunché e attendiamo l’esito della conferenza Stato-Regione che, a questo punto, diventa urgente convocare e riunire”.
Una stilettata al governatore che probabilmente sarà il prologo a quanto emergerà oggi quando le 20 sigle sindacali maggioritarie dell’assegnazione dei seggi per il costituendo consiglio della Camera del Sud Est ‘si riuniranno per comunicare la propria posizione’.
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