“Solo uno sciocco poteva pensare che oggi noi facessimo un insediamento ufficiale” così Pietro Agen, presidente dimissionario di Confcommercio, ha spiegato ai giornalisti la decisione di autoconvocare un consiglio della nuova super camera del commercio del Sud Est nella sede della Camera di Commercio di Catania.

Una manifestazione dimostrativa, più che un vero consiglio, di chi è a favore dell’istituzione della nuova camera. Una risposta alla decisione del governo regionale di sospendere la convocazione ufficiale che, effettivamente, era prevista per la giornata di oggi.

“Oggi noi vogliamo solo dimostrare – continua Agen – che c’è una maggioranza di consiglieri regolarmente eletti che vuole cominciare a lavorare per il bene dei territori. Ci sono i rappresentanti di Siracusa, di Ragusa e di Catania che vogliono portare avanti un discorso insieme per le categorie che rappresentano. Poi ci sono altri che scherzano”.

16 i consiglieri nominati nel Consiglio della Super Camera presenti alla seduta autoconvocata, più 4 rappresentanti di altrettante categorie rappresentante nel consiglio camerale. Dal tavolo dei relatori sono intervenuti Sandro Romano, presidente Confcommercio Siracusa; Peppino Giannone, presidente Camera di Commercio Ragusa; Salvo Politino, direttore Confesercenti Catania; Giovanni Pappalardo, presidente Coldiretti Catania; Michele Marchese di UPIA Casartigiani Siracusa.

Ed è stato proprio lui il primo a parlare, in qualità di consigliere più anziano, per lanciare la proposta di riunire tutti e 30 i consiglieri designati nei prossimi giorni. Gli interventi di tutti servono comunque a fare una ricognizione e la cronistoria di due anni di tribolazioni e, soprattutto, delle ultime due settimane di colpi di scena. Non le mandano a dire a nessuno, dal Governo regionale, alla “controparte”, fino alla stampa, rea di aver puntato sulle intercettazioni per cercare lo scoop invece di raccontare i fatti con obiettività e capacità di analisi.

“Per la prima volta, proprio in questi giorni, le Camere di Commercio in questione non potranno erogare il contributo in favore dei Cofidi – spiega ancora Pietro Agen -. Questi sono i risultati a cui stiamo arrivando nel perdurare di questa situazione di stallo assurda. Alcune Camere di Commercio hanno pure chiesto aiuto perché in difficoltà col pagamento degli stipendi e delle pensioni. E intanto si continua a giocare. Col vergognoso supporto della Regione Sicilia e la vergognosa attività di Unioncamere nazionale, che cerca con trucchetti vari di far saltare una fusione che ha fortemente voluto e che ora osteggia solo perché ha perso le elezioni”.

La manifestazione di oggi sarà l’ultima: la cordata che fa capo a Confcommercio ha dato mandato ai propri legali. Questa mattina sono stati presentati due ricorsi al Tar ed è possibile che nei prossimi giorni segua un’azione di tipo penale.

 

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