C’è chi ha scelto il foyer (nella foto), chi il magazzino. Ma è quello dei dipendenti del Teatro Stabile è un sonno tormentato. Sono in occupazione da domenica scorsa e con loro ci sono anche i ragazzi della scuole d’arte drammatica ‘Umberto Spadaro’.

Noi allievi – dicono – abbiamo scelto di stare accanto agli occupanti. Riteniamo sia importante esprimere loro la nostra solidarietà e lottare insieme per questo teatro che è un bene comune”.

Lo Stabile e la scuole d’arte drammatica sono legati con una sorta di cordone ombelicale: “Esortiamo tutti a prendere a cuore questa causa perché alla salute del teatro è certamente legata quella della scuola, ma anche dell’intera città”, affermano gli allievi della Spadaro.

Intanto, dopo alcuni giorni di full immersion, sono stati completati i report economici e patrimoniali del teatro che saranno presentati domani al vertice organizzato in prefettura. Alla stesura dei documenti hanno lavorato, in modo volontario, anche tre dipendenti amministrativi.

Ieri l’assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo, si è detto pronto a mettere in campo una serie di strumenti, ma prima ‘occorre conoscere la vera entità del debito dello Stabile’.

All’incontro, che sarà preceduto da un’assemblea dei soci, parteciperanno i vertici del Teatro, in sindaco Enzo Bianco e le parti sociali.

Un appuntamento che è appare già come un crocevia e che consentirà di fare chiarezza su come si arrivati alla crisi di una delle più importanti istituzioni culturali della Sicilia.

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