Con la presentazione da parte di Terna dell’istanza presso la Regione Siciliana, inizia il processo autorizzativo del nuovo elettrodotto a 150 kV che collegherà la Stazione Elettrica di Paternò e la Cabina Primaria di Belpasso, entrambi Comuni in provincia di Catania. La società che gestisce la rete elettrica nazionale pubblica l’elenco delle particelle relative alle aree potenzialmente interessate dall’opera.

Due milioni d’investimenti

Il progetto, per il quale Terna investirà circa 2 milioni di euro, prevede la realizzazione di un collegamento aereo di 4,6 km per rispondere alle esigenze di sviluppo dell’infrastruttura elettrica dell’area. La Cabina Primaria di Belpasso, che attualmente è alimentata con due collegamenti ad alta tensione (uno proveniente dalla stazione elettrica di Misterbianco e l’altro dalla Cabina Primaria di Viagrande), è infatti inserita in una importante dorsale che serve l’area nord della città metropolitana di Catania.

Interventi di potenziamento

L’intervento di Terna permetterà di adeguare la rete locale al crescente fabbisogno di energia elettrica, aumentando l’efficienza e la sostenibilità del servizio di trasmissione. Il nuovo collegamento consentirà una migliore ripartizione dei flussi di energia che transitano sulla rete grazie all’utilizzo della più efficiente e affidabile rete a 380 kV, con una conseguente riduzione delle emissioni di CO2 per via della ridotta dispersione di energia. In aggiunta, l’elettrodotto permetterà di ampliare la magliatura tra le stazioni elettriche di Paternò e Misterbianco, due importanti nodi della rete elettrica siciliana. Ottenuto il decreto autorizzativo, si prevede circa un anno per la progettazione esecutiva e ulteriori due anni per concludere la realizzazione delle opere.

1,7 miliardi di investimento

Terna, che a livello regionale gestisce oltre 4.500 km di linee in alta e altissima tensione e 76 stazioni elettriche, nell’ambito del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”, investirà in Sicilia oltre 1,7 miliardi di euro per lo sviluppo e la resilienza della rete elettrica regionale, in funzione della transizione energetica di cui l’azienda è protagonista. Il piano d’interventi previsto coinvolgerà complessivamente oltre 500 imprese e 2.000 tra operai e tecnici.