Dopo una rissa avvenuta nel cuore della notte dello scorso 2 febbraio e segnalata da diverse chiamate giunte al 112 NUE, il Questore di Catania ha sospeso per quindici giorni le autorizzazioni per la gestione di una discoteca del Porto.

La notte della rissa

La notte dell’evento gli agenti delle Volanti giunsero sul posto, trovando numerose persone davanti all’ingresso del locale dove, malgrado l’orario, c’era ancora musica e l’attività era in pieno di svolgimento. Sentirono, pertanto, uno dei responsabili della sicurezza interna del locale e autore di una delle richieste d’intervento giunte alla Sala Operativa, il quale riferì che poco prima c’era stata una rissa all’esterno del locale.

Ennesima chiusura

La discoteca, negli ultimi tempi, è stata teatro di diversi episodi di rissa e di aggressioni, rappresentando un grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica in rapporto allo svolgimento della vita di relazione, con ciò suscitando allarme sociale. Si tratta del terzo provvedimento di sospensione delle autorizzazioni di questo locale, emesso dal Questore in meno di un anno al fine di far cessare situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica che la prosecuzione dell’apertura dell’esercizio potrebbe contribuire ad alimentare o anche solo favorire, a prescindere dalla responsabilità del gestore dell’esercizio pubblico.

Rissa in discoteca del Palermitano, Daspo per chi ha sparato

Scatta il “daspo Willy” per il giovane che sparò alla discoteca Mob di Carini nel corso di una violenta rissa. Così ha stabilito il questore Leopoldo Laricchia che ha emesso il provvedimento. Imposto a Manuel Catalano, 20 anni, il divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento dell’intera provincia per la durata di due anni. Fu lui, sulla base della ricostruzione delle indagini, che lo scorso 24 dicembre fece esplodere dei colpi d’arma da fuoco da una pistola all’interno del locale notturno di Carini.

Il fatto

Il giovane, nel corso di una rissa che aveva coinvolto molte persone, aveva esploso in aria colpi di pistola. Secondo la questura un gesto che avrebbe generato “un disordinato e caotico allontanamento degli avventori”. Una vicenda che ha già prodotto l’adozione da parte del questore di Palermo di un provvedimento di sospensione della licenza nei confronti del titolare della discoteca. Imposta la chiusura per la durata di 30 giorni.

La scrupolosa indagine

Per arrivare al Daspo effettuata una scrupolosa istruttoria dalla divisione anticrimine della questura sui fatti avvenuti in discoteca. Stando a quanto sostenuto dalla questura lo stesso giovane avrebbe un “turbolento passato”, indagato per altri gravi ed analoghi reati che si verificarono in passato sempre nei pressi di un esercizio pubblico. Il daspo quindi adottato “allo scopo di prevenire e tutelare anticipatamente altre gravi condotte che mettano in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica”.

Il divieto

Il questore di Palermo ha disposto il divieto di accesso e di stazionamento nelle immediate vicinanze dei locali di pubblico trattenimento. Ma anche in esercizi pubblici con licenza per ballo e spettacolo nell’intera provincia di Palermo. Il provvedimento avrà una durata di due anni, la massima prevista per legge. Andrà a decorrere dalla data di cessazione dell’attuale misura cautelare cui il giovane è attualmente sottoposto. Il giovane è stato arrestato con l’accusa di porto abusivo d’arma da fuoco e per accensioni ed esplosioni pericolose. Inizialmente venne imputato anche per tentato omicidio ma il tribunale del Riesame annullò tale accusa.

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