“Roma non è sola. Catania ha una emergenza rifiuti che ormai nei quartieri popolari e periferici ha una periodicità pressoché costante, che diventa la norma con conseguenti rischi per la salute”. Lo afferma a BlogSicilia, Giovanni Caruso, dell’associazione ‘Gapa’, in merito all’emergenza rifiuti che colpisce ormai buona parte de Paese.

Il giorno dopo l’approvazione del nuova riforma promossa dal governo Crocetta e mentre non spengono ancora gli echi dei problemi causati dall’emergenza rifiuti in molte città della Sicilia, analizziamo quanto invece avviene a Catania. Nel cuore di Catania.

“Noi come associazione – aggiunge- operiamo nello storico quartiere di San Cristoforo, a soli 800 metri dal Palazzo di città, dove non certo di recente si possono trovare animali morti, frattaglie di animali scannati dal macello clandestino. Addirittura – denuncia ancora Caruso- sono state trovate nei bidoni dell’immondizia carcasse intere o pezzi di cavalli morti dopo le corse clandestine così come pezzi di motorini nel grande bidone che c’era in via Belfiore vicino al mercato coperto. I topi poi sono la quotidianità…“.

Insomma se il mondo inorridisce (giustamente) per quanto avviene nella Capitale, le cartoline che arrivano dal capoluogo etneo sono lontane dall’essere  l’immagine di una civiltà che non può essere ricercata e presentata solo nelle vie del ‘salotto buono’.

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