Assente dalle scene catanesi dal gennaio del 2001, quando inaugurò le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Vincenzo Bellini con una memorabile produzione, Il pirata ritorna al Teatro Massimo Bellini di Catania dal 23 settembre, giorno anniversario della morte del compositore, al 2 ottobre.
Sul podio Miquel Ortega, rinomato direttore e compositore catalano, mentre Giovanni Anfuso, applaudito per le sue recenti produzioni kolossal alle Gole dell’Alcantara, firma un nuovo allestimento dell’opera. Nelle recite del 23, 26 e 29 settembre il cast sarà guidato dal tenore Filippo Adami (Gualtiero) e dal soprano Francesca Tiburzi (Imogene), entrambi già tra i protagonisti della Straniera che aveva inaugurato la stagione lirica 2017, qui affiancati dal baritono Francesco Verna (Ernesto). Nelle recite del 25 e 28 settembre e 1 ottobre, subentreranno rispettivamente il tenore Deniz Leone, il soprano Letitia Vitelaru e il baritono Salvatore Grigoli. Nei ruoli di fianco Riccardo Palazzo (Itulbo), Sinan Yan (Goffredo), Alexandra Oikonomou (Adele).
A partire dalla programmazione del Pirata verrà ripristinato – e restituito alla fruizione del pubblico e dei visitatori – l’uso del sipario dipinto dal grande pittore Giuseppe Sciuti, originario di Zafferana Etnea e considerato il maggiore freschista dell’Ottocento. Da sottolineare altresì la sinergia stretta con il Consorzio del cioccolato di Modica IGP che la sera della prima distribuirà al pubblico variegate prelibatezze dolciarie, ribattezzate con il nome del compositore, quello del teatro a lui intestato e con il titolo dell’opera rappresentata.
Il pirata vede la luce nell’ambito di quei circoli intellettuali milanesi, sensibili alle istanze libertarie, che gravitano intorno alla figura di Andrea Maffei, traduttore e divulgatore delle ultime novità del panorama culturale europeo. Madame de Staël e i fratelli Schlegel, Schiller e appunto Byron sono i punti di riferimento di nuovi codici espressivi, ormai lontani dagli ideali classicisti della Restaurazione, destinati a far presa sul giovane musicista catanese, fresco di studi nel blasonato agone partenopeo, e sul suo librettista, Felice Romani, con cui avrebbe avviato uno dei più fecondi sodalizi artistici dell’intera storia del melodramma.
Alla prima scaligera, a dar vita a questi personaggi, cui è negata la felicità sulla terra e che per questo vengono travolti da un ineluttabile cupio dissolvi, viene selezionata una compagnia di canto stellare: accanto al soprano Henriette Méric-Lalande (Imogene) e al baritono Antonio Tamburini (Ernesto) spicca nel ruolo del titolo il tenore Giovanni Battista Rubini (Gualtiero) – «non si può desiderare di meglio», avrebbe chiosato il compositore a tal proposito – chiamato a dar voce, con il suo canto angelicato, a un inafferrabile ideale di slancio e giovinezza, lealtà e valore.
L’anniversario del 23 settembre verrà dunque onorato con la messinscena di uno dei melodrammi più significati del repertorio romantico. Come si è anticipato, il Teatro Bellini potrà contare sul Consorzio del Cioccolato di Modica IGP per accogliere il pubblico della prima. “Il Consorzio del Cioccolato di Modica IGP – dichiara il direttore generale Antonino Scivoletto – celebra l’eccellenza musicale siciliana, producendo barrette dedicate al Cigno catanese e al Teatro Massimo Bellini; quella intitolata al Pirata, sarà offerta in dono in occasione della apertura delle celebrazioni belliniane. Una scelta, frutto di un accordo fortemente voluto dal Commissario Straordinario del Teatro, Daniela Lo Cascio, che mira a rafforzare i legami tra le città di Modica e di Catania e punta alla affermazione del valore della cultura anche come attrattore turistico”.
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