Fermano l’auto nelle piazzole di sosta autostradali e scaricano sacchi di rifiuti: sono quelli che ormai vengono definiti “ecovandali” e che a volte, come testimoniato da alcune immagini, non disdegnano persino di urinare prima di lasciare sgommando l’area di sosta. Le tipologie di rifiuti abbandonati sono le più diverse, da quelli urbani non differenziati a casa ai materiali ingombranti di ogni genere. Si tratta di un fenomeno ormai diffuso in tutta Italia, ma che in Sicilia registra allarmanti dati di crescita.
I controlli lungo la A18 e A20
Autostrade Siciliane già da qualche anno ha dovuto provvedere ad intensificare gli interventi di raccolta, di pulizia e disinfestazione, e ad aumentare i controlli nelle aree anche attraverso l’installazione di telecamere di sorveglianza. Le immagini registrate dalle “video-trappole” disseminate sulla A18 e sulla A20 non lasciano dubbi sui gesti incivili e ritraggono chiaramente le targhe dei mezzi e gli autori che vengono segnalati e denunciati alle autorità.
Un gesto che costa caro
Abbandonare rifiuti in autostrada non è infatti semplicemente un gesto maleducato di incuria verso un bene comune, ma un atto illegale che dal 2015 è giuridicamente inserito tra i reati all’ambiente, all’articolo 256 del “Testo Unico Ambientale”. Per l’abbandono di rifiuti oltre all’obbligo del corretto smaltimento è previsto anche l’arresto da sei mesi a un anno e un’ammenda che può variare tra i 775 ai 38.734 euro. Autostrade Siciliane ha già sporto decine di denunce e per i prossimi mesi ha in programma d’intensificare ulteriormente gli investimenti sulle aree di sosta con un numero maggiore d’interventi di bonifica e l’aumento delle video-trappole distribuite sulle autostrade Messina-Palermo, Messina-Catania e Siracusa-Gela.
Telecamere anche dell’Anas
Sull’autostrada A29 “Palermo-Mazara del Vallo” e sulle sue diramazioni, Anas ha installato un sistema di fototrappole per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti lungo l’autostrada e soprattutto nelle piazzole di sosta. L’abbandono abusivo dei rifiuti lungo le strade costituisce infatti un reato, oltre che un grave atto d’inciviltà e un problema per il decoro, l’ambiente e la salute pubblica nonché per la sicurezza stradale. Quello delle fototrappole affianca il sistema di videosorveglianza già esistente che ha finora consentito di elevare oltre 100 sanzioni. La foto raffigura un fotogramma del video realizzato con una fototrappola che ritrae un automobilista durante l’atto di deporre un rifiuto a terra su una piazzola. L’impegno di Anas proseguirà con il progressivo ampliamento del sistema di videosorveglianza su un numero sempre maggiore di piazzole e aree di sosta della rete stradale e autostradale di propria competenza.
Commenta con Facebook