Aumenti si ma in misura ridotta rispetto a quanto prospettato. Il Consiglio Comunale ha approvato il Pef Tari 2022 al termine di una seduta che ha visto diversi rinvii ed interlocuzioni fra maggioranza ed opposizione. Un incremento ridotto a 2,3 milioni di euro. Ciò per effetto di un emendamento ideato dal consigliere Ugo Forrello e sottoscritto prima dalle opposizioni e poi dai gruppi di maggioranza, con il quale si è fatto ricorso alle risorse residuali del cosiddetto fondone 2021.

Una cifra di 2,7 milioni di euro, con la quale è stato calmierato lo scotto dell’aumento iniziale previsto, quantificato in cinque milioni di euro. Documento approvato in maniera unanime a differenza dell’atto finale sul quale si è espressa favorevolmente solo la maggioranza. Astenuti PD, +Europa-Azione-Oso e Progetto Palermo. Contrario soltanto il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.

La richiesta di aumento della TARI

Una delibera che il Consiglio Comunale ha ereditato da quello vecchio. Una brutta gatta da pelare con poco tempo a disposizione. A spiegare la necessità di reperire questi cinque milioni di euro è stato il ragioniere generale Bohuslav Basile. Il tecnico di Palazzo delle Aquile ha ricostruito la vicenda che ha portato all’impostazione della delibera. “La proposta di deliberazione relativa alle tariffe TARI 2022 sconta una serie di passaggi amministrativi. Nel 2020, anno condizionato dalla pandemia, il Parlamento nazionale ha adottato una legislazione speciale relativa allo smaltimento dei rifiuti e alla ripartizione dei possibili extracosti. Il legislatore ha consentito nel 2020 di approvare le medesime tariffe del 2019. Ciò fermo l’obbligo di approvare una presa d’atto entro la fine dell’anno”.

“Nel momento in cui sarebbero emersi extracosti, dovevano essere spalmati nel triennio – ha proseguito Basile -. Spese che, nel caso di Palermo e di Rap, ci sono effettivamente state. Questo a causa del trasporto dei rifiuti al di fuori del comune di Palermo, che ha prodotto un surplus di 23 milioni di euro. Spese che dovevano essere ripartire nel triennio. Come è noto però, le tariffe TARI nel 2021 non sono state approvate”.

“La presa d’atto del Pef Tari 2020 ha dovuto tenere conto di questo elemento. Atto comunque emendato e che ha imputato i costi eccedenti in parte al cosiddetto fondone, in parte alla quota 2022. La proposta di deliberazione sostanzialmente ha scontato questi passaggi amministrativi, unici nel suo genere e che non si ripeteranno”.

Varchi: “Atto ereditato dalla vecchia amministrazione”

Durante la seduta, è intervenuta anche il vicesindaco Carolina Varchi. L’esponente di Giunta, avente la delega al Bilancio, ha aperto alla possibilità di emendare la delibera, rispondendo a quanto chiesto dalle opposizioni durante la discussione generale. “E’ un atto ereditato dalla precedente amministrazione. Immagino che chi chiede oggi di non aumentare le tasse, lo abbia fatto presente nella scorsa consiliatura. Questa amministrazione, senza ipocrisia, ha ritenuto che questo atto dovesse tornare all’attenzione del nuovo Consiglio. E’ evidente che questa delibera affonda le sue radici in fatti e atti che riguardano non solo questioni del passato ma anche eventi del passato, ovvero la gestione del servizio rifiuti in era pandemica, con un aumento esponenziale degli extracosti”.

Carolina Varchi ha passato in rassegna le cifre relative al Pef Tari 2022.  Il piano economico finanziario posto alla base di questo atto reca quanto segue. L‘importo complessivo ammonta a 133,2 milioni di euro. Di questi 47,3 milioni componente fissa e 86,9 quota variabile. Questo costo riguarda un PEF già validato dalla SRR. Non è un documento emendabile – sottolinea Carolina Varchi durante il suo intervento -. C’è però un dato di fatto. Il tema è se vi è la volontà o meno di questo Consiglio di intervenire con attività emendative che trovino il loro fondamento in norme. Sono certa che non mancherà la responsabilità di votare, se il caso, all’unanimità un emendamento che rientri in queste caratteristiche. Da parte dell’Amministrazione vi è un senso di rispetto verso le determinazioni che il Consiglio vorrà assumere”.

Giornata di rinvii e di carte bollate

Una seduta aperta al secondo appello ed iniziata con l’annuncio di un’emendamento ideato dal consigliere Ugo Forello e firmato dalle opposizioni di Sala delle Lapidi. Documento che prevedeva al suo interno la possibilità di fare ricorso alle risorse del fondone 2021, previste dal decreto sostegno ter e dirette in origine a calmierare gli effetti del caro energia, per indirizzarle nella copertura degli extracosti. Richiesta sulla quale la maggioranza ha palesato condivisione e che ha comportato un rinvio nel pomeriggio.

Nella riapertura delle 16 però, dopo un’interlocuzione di oltre due ore fra le forze politiche, il vicesindaco Carolina Varchi ha chiesto ed ottenuto un nuovo rinvio. “Ho apprezzato lo spirito di condivisione da parte dei gruppi di maggioranza e di minoranza. Si ravvisa la necessità di chiedere l’azienda Rap a fornire ulteriore documentazione che sia utile alla dimostrazione di nuovi e maggiori costi da sostenere, ai sensi della legislazione vigente. Per questa ragione, avendo recepito la volontà unanime della delibera e degli eventuali emendamenti, chiedo di sospendere la seduta e rinviarla per ricevere questa documentazione”. Posticipo dovuto alla necessità di riformulare le tabelle al netto del decurtamento degli aumenti, proprio in seguito al reperimento delle risorse del fondone 2021.

Lagalla: “Amministrazione ha ridotto aumenti”

Un risultato messo nero su bianco in serata, quando Sala delle Lapidi ha approvato a maggioranza l’atto. Fatto commentato positivamente dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla. “Questa sera il Consiglio Comunale ha approvato le nuove tariffe della Tari. Questa amministrazione comunale è riuscita a ridurre il più possibile l’aumento della tassa sui rifiuti grazie a un emendamento approvato all’unanimità che ha stanziato 2 milioni e 700 mila euro. L’incremento, così, si riduce a circa 2 milioni e 300 mila euro, considerando che si trattava di una delibera, ereditata dalla precedente amministrazione, che prevedeva aumenti per circa 5 milioni di euro. Dunque, senza questo emendamento, queste tariffe avrebbero gravato ancora di più sulle tasche dei palermitani. Un emendamento bipartisan per il quale ringrazio tutte le forze del consiglio comunale presenti”.

Questa è una situazione ereditata dalla vecchia Amministrazione – sottolinea Roberto Lagalla -. Abbiamo instaurato un nuovo modus operandi fatto di approfondimento e confronto con il consiglio comunale per individuare le misure più favorevoli per i cittadini. Purtroppo, i costi e gli extracosti relativi all’anno 2020 vanno gestiti ma abbiamo cercato di ridurre al minimo gli aumenti e ci siamo riusciti. Va detto, inoltre, che il consiglio comunale non aggiornava le tariffe Tari dal 2019, nonostante l’evidente aumento dei costi, da ultimo anche delle materie prime e dell’energia, impedendo così a RAP di svolgere al meglio i propri servizi. L’approvazione delle tariffe Tari è solo il primo degli atti che questa amministrazione intende approvare per mettere RAP nelle condizioni di garantire alla cittadinanza un servizio adeguato”.

Forello (+Europa): “Evitato aumento TARI sproporzionato”

Incrementi limati appunto attraverso una modifica chiesta dal consigliere comunale Ugo Forello. L’esponente di +Europa-Azione-Oso ha così commentato il risultato raggiunto attraverso il dialogo d’aula. “Ancora una volta grazie ad un’iniziativa delle forze di opposizione, responsabili e capaci, si é evitato un aumento della Tari del tutto sproporzionato rispetto alla qualità del servizio rifiuti, in un momento molto delicato per le famiglie palermitane che devono fare fronte all’inflazione e ai rincari delle bollette di luce e gas. L’emendamento che ho presentato, infatti, é riuscito a trovare e impiegare tutte le risorse disponibili nelle povere casse del Comune per più che dimezzare gli aumenti previsti dall’amministrazione attiva”.

M5S: “Palermitani pagano cattiva gestione”

Unici contrari all’atto emendato i tre consiglieri del M5S. Concetta Amella, Antonino Randazzo e Giuseppe Miceli hanno emanato una nota in cui spiegano le ragioni del proprio voto. “Oggi la maggioranza di centrodestra del sindaco Lagalla in Consiglio Comunale ha deciso di aumentare la TARI ai cittadini di Palermo, gia tartassati dagli aumenti di luce e gas. La cosa ancora più assurda è che le famiglie più numerose pagheranno la parte più corposa con aumenti in media di circa 50€. Come M5S noi abbiamo votato contro l’aumento. Incredibile che i palermitani debbano pagare la cattiva gestione (comunale per i disservizi e regionale per i ritardi di Musumeci per la consegna della VII vasca di Bellolampo) di tasca propria.

Anello (Lega): “Stangata scongiurata”

Soddisfatto del risultato raggiunto il capogruppo della Lega Alessandro Anello. L’esponente del Carroccio commenta così l’approvazione del Pef Tari 2022. “In Consiglio comunale stasera abbiamo ridotto del 60% l’aumento della Tari ereditato dalla precedente amministrazione, scongiurando una stangata che sarebbe stata ben più salata. Grazie all’approvazione dell’emendamento sulle tariffe della tassa rifiuti 2022 abbiamo potuto modificare la delibera: si passa da 4 milioni e 950 mila euro a 2 milioni e 200 mila euro. È un primo risultato concreto che segna una netta linea di discontinuità rispetto al passato. Continueremo a lavorare nella direzione della revisione dei conti con l’obiettivo di ridurre sempre di più il peso delle tasse che grava sulle spalle dei palermitani”.

Inzerillo (Forza Italia): “Minimizzato impatto economico della misura”

Sulla stessa linea del collega di coalizione il capogruppo di Forza Italia Gianluca Inzerillo. “Approvata la delibera sull’aumento delle tariffe Tari dopo una lunga seduta di consiglio comunale. La maggioranza dà subito un segnale di grande coesione e concretezza nell’individuare le risorse necessarie a minimizzare l’impatto economico della misura. Inoltre gli aumenti, molti dei quali irrisori, saranno modulati tenendo conto della composizione dei nuclei familiari. – Il capogruppo di FI Gianluca Inzerillo: “È un buon punto di partenza quello che abbiamo inaugurato stasera con questa delibera, l’amministrazione dimostra che nonostante non ci siano ancora risorse nuove per fare la differenza, questa maggioranza dimostra subito di poter dare segnali di discontinuità e concretezza, sono ottimista per il futuro”.

 

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