“Una delle più grandi soddisfazioni dei miei 30 anni di servizio sulle ambulanze del 118”: Fabio Pulvirenti, soccorritore della Seus, sintetizza così l’intervento che gli è valso un encomio da parte del presidente Riccardo Castro. Dopo un lungo e delicato dialogo è riuscito, infatti, a convincere una paziente destinataria di un trattamento sanitario obbligatorio a farsi trasportare in ospedale volontariamente. “È stato un evento più unico che raro, quasi sempre infatti interventi di questo tipo si concludono appunto con il tso tramite sedazione”, sottolinea Pulvirenti.

L’intervento

Tutto ha avuto inizio alcuni giorni fa a Zafferana Etnea, quando la postazione del 118 è stata allertata dalla Centrale Operativa per recarsi ad Aci Sant’Antonio per un trattamento sanitario obbligatorio nei confronti di una donna. A bordo dell’ambulanza, appunto Fabio Pulvirenti e il collega Giovanni Caltabiano.

“Sul luogo dell’intervento c’erano le Forze dell’ordine e il personale sanitario dell’Asp – racconta Pulvirenti -. La donna non voleva andare in ospedale ed è rientrata in casa senza alcuna intenzione di uscirne. Ho chiesto e ottenuto, pertanto, di tentare di convincerla personalmente senza ricorrere al tso. Era molto nervosa, ho cercato di farle capire che eravamo lì per aiutarla. Mi sono fatto raccontare un po’ della sua vita e si è progressivamente tranquillizzata. Dopo una lunga conversazione si è fidata, convincendosi ad uscire da casa in serenità e senza alcuna forzatura a salire in ambulanza. Infine ci siamo recati all’ospedale di Giarre dove i medici del reparto di psichiatria l’hanno presa in carico”.

Cos’è il tso

Il presidente della Seus Riccardo Castro sottolinea: “Grande professionalità e notevole umanità sono le due qualità principali dei soccorritori del 118 e Fabio Pulvirenti costituisce un perfetto esempio in tale senso. L’encomio che ho voluto attribuirgli è meritato proprio per questo motivo”. Il trattamento sanitario obbligatorio è un trattamento sanitario, applicato in Italia, con il quale una persona è sottoposta a cure mediche a prescindere dalla sua volontà.

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