La Corte d’assise di Catania, su richiesta del Pm Agata Santonocito, ha condannato all’ergastolo, Roberto Russo, il 50enne che tre anni fa uccise, accoltellandola mentre dormiva nel suo letto, la figlia di 12 anni, e ferì gravemente un’altra figlia allora 14enne, per punire la moglie che non voleva riallacciare la loro relazione.

L’aggressione avvenne nella casa dove viveva la sua ex famiglia, a San Giovanni la Punta, il 21 agosto del 2014. L’uomo fu bloccato da due altri suoi figli, di 17 e 22 anni, e poi tentò il suicidio ferendosi con una coltellata all’addome.

La Corte ha ritenuto l’imputato in grado di intendere e volere, non ha concesso le attenuanti generiche, e rigettato la richiesta dell’avvocato Mario Brancato, che difende Russo, di una perizia psichiatrica.

Nella sentenza i giudici dispongono una provvisionale di 410mila euro per la moglie e i due figli all’epoca dei fatti minorenni, e di 80mila euro per il quarto figlio maggiorenne, tutti rappresentati dall’avvocato Giuseppe Lo Faro.