Il giornalista Anthony Distefano correrà come candidato sindaco di Paternò. La notizia circolava da tempo, ma l’ufficialità è arrivata solo ieri con la presentazione del progetto civico Rialzati Paternò, un movimento aperto in modo trasversale sia al centrosinistra che al centrodestra, ma fuggendo via dalle etichette del nuovismo: “Nuovo – dice il giornalista – è il modo di intendere il fare la politica. Politica della quale abbiamo bisogno per rialzarci”.

Distefano immagina un “unico blocco di persone che abbiano a cuore il rilancio della città” e annuncia una sorta di contratto con i paternesi dove “la meritocrazia viene al primo posto” e in cui viene indicata una scadenza: “Se dopo tre anni non cambia nulla si va a casa. Un impegno controfirmato che dobbiamo prendere con tutti i cittadini”.

Il neo candidato sindaco ricorda che Paternò è stata “prima la città delle arance, poi quella dei call center; e adesso? Bisogna ripartire da quello che c’è già: l’impegno alacre di “parrocchie e associazioni di volontariato e sportive che rappresentano la “spina dorsale di questa città”.

Il cuore del programma è sintetizzabile in cinque punti: riformare la macchina burocratica del Comune, fare funzionare la raccolta differenziata e puntare su sviluppo economico, viabilità e urbanistica. Le cinque azioni da attivare partono però da un nodo da dirimere: lo stato di salute delle casse comunali.

“Non è vero che non entrano fondi nelle casse del Comune – dice il cronista -.Bisogna capire come questi sono utilizzati. A quanti finanziamenti europei, per esempio, abbiamo tentato di attingere? E quali progetti seri abbiamo proposto per ottenerli? Ebbene, a tutte queste domande vanno date delle risposte”.

Paternò è uno dei centri più importanti del Catanese chiamati alle urne nella tornata elettorale in programma nel 2017.