Giochi di guerra nel canale di Sicilia . Continuano gli incroci pericolosi nelle acque prospicenti la nostra isola. La flotta navale russa continua ad attraversare il Canale, con l’obiettivo dichiarato di posizionarsi nella acque limitrofe tra Sicilia e la Calabria. In quel tratto di mare, le unità navali di Mosca stanno conducendo delle esercitazioni. Le manovre della flotta russa erano state annunciate nel mese di gennaio dal Ministero della Difesa di Mosca. Il Cremlino ha mobilitato le sue forze navali con schieramenti in tutto il mondo. Atlantico, Pacifico ed infine Mediterraneo, sono queste le aree target della marina russa per le esercitazioni in corso. Sono impegnate oltre 140 navi, 60 aerei, mille unità di equipaggiamento militare, e circa 10.000 militari.
Giochi di guerra, la Nato impegnata in Neptune Strike
Anche la NATO è in piena mobilitazione. Quasi a voler rispondere alle mosse del Cremlino, le unità navali alleate della NATO sono impegnate in una serie di attività di pattugliamento nel Mar Mediterraneo, nell’ambito dell’esercitazione “Neptune Strike 2022”. Si tratta di un evento pianificato da tempo che si svolgerà fino al 4 febbraio 2022 con il dispiegamento della portaerei americana USS Harry S. Truman, insieme al suo gruppo d’attacco e al suo Carrier Air Wing.
La crisi ucraina resta sullo sfondo
Per gli analisti più attenti, questa dimostrazione di forza è la proiezione speculare della crisi in Ucraina. Il Governo italiano punta ad abbassare i toni e fa sapere che le sei navi di Mosca “non violano la sovranità e le acque italiane”. Secondo la nota del governo, la formazione russa “sta effettuando un transito in acque internazionali e non viola la sovranità degli Stati rivieraschi”, sottolinea il ministero aggiungendo che la Nato continua a seguire la navigazione del gruppo sin dalla partenza ed escludendo “.
La preoccupazione delle Nazioni Unite
In queste ore, però, si è riunito il Consiglio di sicurezza dell’Onu, in una sessione dedicata alla minaccia di una possibile invasione delle forze russe in Ucraina. “La situazione che stiamo fronteggiando in Europa è pericolosa e urgente e la posta in gioco per l’Ucraina, e per ogni Stato membro dell’Onu, non potrebbe essere più alta”, ha accusato senza mezzi termini l’ambasciatrice americana alla Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield. “Le azioni di Mosca colpiscono il cuore della Carta delle Nazioni Unite e sono una minaccia chiara alla pace e sicurezza. Ora è il momento di un dibattito pubblico”. La rappresentante americana ha chiesto agli altri membri anche come si sentirebbero se avessero centomila soldati al loro confine e ha messo in guardia che Mosca intende aumentare a 30mila i suoi militari nel Paese alleato della Bielorussia, con la possibilità di “arrivare in meno di due ore a nord di Kiev”. Secondo la ricostruzione di parecchi analisti militari, la mossa della flotta russa potrebbe essere letta come una manovra per posizionare le proprie unità navali al largo della Crimea.
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