Il personale della Squadra Volante della questura di Catania è stato inviato in piazza Stesicoro, nei pressi di un noto ristorante, dove era stata segnalata la presenza di alcuni individui che stavano molestando delle ragazzine. Intervenuti sul posto, gli agenti hanno bloccato tre cittadini stranieri, uno dei quali in stato di agitazione, che stavano discutendo animatamente con alcuni ragazzini.

L’aggressione alla minorenne

In quel frangente i poliziotti sono stati contattati da una 14enne che ha riferito che uno dei fermati poco prima, dopo averla avvicinata a bloccata per un braccio, le aveva palpeggiato ripetutamente il seno. Soltanto grazie all’intervento di alcuni amici della 14enne, della madre di uno di questi e degli altri due stranieri del tutto estranei ai fatti, l’aggressore si era allontanato. Il giovane è stato quindi fermato e accompagnato presso gli uffici della Polizia Scientifica per essere sottoposto a fotosegnalamento e identificato. È risultato essere un pregiudicato 24enne di nazionalità marocchina, senza fissa dimora.

L’arresto

La minore vittima del reato, accompagnata dal padre e dalla madre, si è portata in questura dove hanno proceduto con la formalizzazione della denuncia. Il 24enne è stato tratto in arresto per il reato di violenza sessuale in danno di minore e – su disposizione del pm di turno – è stato associato presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza, in attesa di convalida dinanzi al gip.

Le accuse al professore

Un professore è accusato di violenza sessuale ai danni di alunne minorenni che frequentano lo stesso istituto dove insegna. Agenti del Commissariato di Sant’Agata di Militello dopo lunghe indagini coordinate dalla procura di Patti, hanno consentito di acquisire un quadro accusatorio ben delineato a carico di un docente che – allo stato – è provvisoriamente accusato di due violenze sessuali consumate e due violenze tentate a carico di quattro studentesse minorenni, frequentanti l’istituto presso cui insegna l’indagato. La provvisoria contestazione riguarderebbe presunti palpeggiamenti, carezze, baci e ammiccamenti che il docente avrebbe posto in essere nei confronti delle studentesse durante le ore di lezione.

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