Teneva quasi segregata in casa a Catania la compagna 21enne incinta al sesto mese, che poco prima aveva malmenato e che da tempo subiva aggressioni e comportamenti violenti per futili motivi dovuti ad immotivate gelosie e all’uso di droghe da parte del convivente 22enne, che è stato arrestato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

Il giovane inoltre non voleva che la compagna usasse trucchi. Pretendeva che gli fosse chiesto il permesso per uscire di casa e che dovesse uscire vestendo in modo castigato. Il convivente è stato bloccato dagli agenti intervenuti in seguito ad una segnalazione di una lite in famiglia in un’abitazione, dove hanno trovato, oltre alla ragazza, anche la madre e la sorella del 21enne.

La compagna dell’uomo aveva evidenti ecchimosi ed escoriazioni sul volto e nel corpo e agli agenti ha raccontato che poco prima del loro arrivo il compagno l’aveva colpita violentemente con calci e pugni per futili motivi e che non aveva mai denunciato altre aggressioni. Il compagno della donna alla presenza degli agenti andato in escandescenza ed è stato bloccato dopo che ha aggredito a calci e pugni un agente, minacciato di morte la compagna ed i familiari, distrutto alcune suppellettili e tentato di aggredire nuovamente la donna incinta, che è stata accompagnata in ospedale, e giudicata guaribile in 10 giorni. L’arrestato è stato condotto in carcere.

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