L’avvocato Tommaso Tamburino ha chiesto ai giudici della Libertà di annullare la misura cautelare in carcere per l’ex sindaco di Tremestieri Santo Rando disposta dal giudice per le indagini preliminari nell’ambito dell’inchiesta Pandora.

Ieri la richiesta davanti al Tribunale del Riesame. Il legale ha fatto leva sulla mancanza delle esigenze cautelari, visto che il suo assistito ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di primo cittadino già il giorno dopo che è scattata l’operazione dei carabinieri, coordinata dai pm Rocco Liguori, Fabio Saponara e Santo Di Stefano.

I retati contestati a Rando

A Rando è contestata l’accusa di voto di scambio politico-mafioso per le amministrative 2015 e una serie di episodi di corruzione relativi a diverse aggiudicazioni in vari settori d’appalto.

Accuse che l’ex sindaco ha respinto già in fase di interrogatorio di garanzia. Anche gli avvocati Walter Rapisarda e Salvatore Sterlino, difensori del farmacista e consigliere comunale Mario Ronsisvalle, hanno chiesto al Riesame l’annullamento degli arresti domiciliari.

Il patto corruttivo è quello che riguarda i pacchetti di voti che si sarebbe assicurato Luca Sammartino per la candidata delle europee 2019 in cambio del mancato aumento del numero di farmacie nel territorio comunale. Rinviata a lunedì l’udienza di Piero Cosentino, il cognato del santapaoliano Vito Romeo  che è al momento dietro le sbarre, dopo che il difensore Giovanni Avila ha sollevato un’eccezione sul ritardo dei tempi in cui sono stati messi a disposizione della difesa alcuni atti dell’indagine. In particolare le intercettazioni.

Su riduzione farmacie a Tremestieri ci fu solo un voto contrario

Nell’inchiesta Pandora che coinvolge politici, tra i quali l’ex vicegovernatore dell’Isola ed assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino, un peso specifico lo assume la delibera sulla riduzione del numero di farmacie a Tremestieri Etneo. Su questa si sarebbe concretizzato lo scambio di favori per ottenere voti per l’allora candidata alle elezioni europee del 2020, Caterina Chinnici, totalmente estranea all’inchiesta. Era il periodo in cui Luca Sammartino, allora deputato regionale, faceva parte del Partito democratico.

Tra gli arrestati dell’inchiesta il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando. Ai domiciliari il suo oppositore politico, Mario Ronsisvalle, poi suo alleato.

“La questione della riduzione del numero delle farmacie a Tremestieri, finita sotto la lente della magistratura nel caso Sammartino ha trovato ferma opposizione soltanto nel M5S. È stato infatti della nostra determinata ex consigliera Simona Pulvirenti l’unico voto contrario alla delibera del consiglio comunale che ha portato alla riduzione delle sedi farmaceutiche da 7 a 6, cosa che secondo gli inquirenti avrebbe avvantaggiato un consigliere comunale titolare di una farmacia in quel comune”. Lo affermano il capogruppo M5S all’Ars Antonio De Luca e il coordinatore regionale Cinquestelle Nuccio Di Paola.

Pulvirenti, “Riduzione farmacie danneggia cittadini”

“La riduzione delle farmacie a Tremestieri, oltre a danneggiare i cittadini, in particolare quelli di Ravanusa – aggiunge Simona Pulvirenti – è stata fatta anche contro quanto espressamente previsto dalla legge. Anche le modalità di approvazione della delibera che le riduceva, fatta sulla scorta di un decreto dirigenziale della Regione arrivato poche ore prima della seduta consiliare sono state a dir poco discutibili, considerato che per gli atti urgenti da esaminare devono passare 24 ore dall’arrivo. L’atto delle Regione faceva inoltre riferimento ad una proposta deliberativa del consiglio comunale adottata il 18 febbraio 2020 che non ricordo esserci stato. Per questo ho presentato una sospensiva per approfondire la questione, nella quale proponevo anche l’istituzione di una commissione di inchiesta e l’invio degli atti in Procura. La proposta è stata bocciata, per cui sono stata io a denunciare tutto alla magistratura, cosa che ho fatto anche per altre vicende”.

 

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