Non avremmo mai voluto vedere le immagini che da ieri affliggono Aci Catena, immagini forti che mostrano molte zone del paese dei Principi Riggio devastate e violentate dalle fiamme che si sono spinte fino ad un passo e dentro le abitazioni. Il bilancio dei danni provocati è ancora parziale ma l’incessante attività dei roghi e lo scenario apocalittico al quale abbiamo assistito ieri pomeriggio non lascia presagire nulla di buono.

Incendi sparsi e minacciosi hanno terrorizzato tutta la comunità catenota, in particolare gli abitanti delle frazioni di Aci San Filippo, San Nicolò e la zona di Vampolieri.

Non è questa la sede opportuna per discutere le gravi conseguenze di uno sconvolgimento climatico che colpisce duramente senza esclusione di colpi e che ormai impone a tutti, e a tutti i livelli, un cambio di passo senza alibi per nessuno.

Riteniamo che non servono solo nuove linee di intervento e nuovi piani “straordinari”, peraltro concepiti sull’onda emotiva dell’emergenza, ma abbiamo piuttosto bisogno di una pianificazione “ordinaria” che favorisca l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Allo stato attuale, tuttavia, ancor prima di queste considerazioni, vogliamo capire anzitutto se gli eventi disastrosi verificatisi ieri potevano essere evitati, o quanto meno essere limitati ad un minore rischio perché oggi il nostro territorio, messo in ginocchio, ha subito un danno senza precedenti.

A pagarne il prezzo sono state molte zone periferiche di Aci Catena che ieri erano martoriate dal fuoco e oggi sembrano tristi paesaggi lunari.

Non solo il nostro territorio, ma a pagarne il prezzo moltissimi cittadini. Molte famiglie hanno dovuto abbandonare le loro case, alcuni imprenditori catenoti hanno visto il fuoco depredare i sacrifici di una vita e colpire le loro attività. E poi la paura della gente chiusa in casa e costretta a gestire una situazione drammatica con un enorme senso di impotenza. Panico e sconvolgimento. Riteniamo che anche questi siano danni enormi per l’intera comunità che è stata preda, negli ultimi giorni, di una moltitudine di emergenze dovute all’assenza di energia elettrica, conseguentemente di acqua potabile e che culmina, infine, con l’inferno di fuoco vissuto.

Al momento non si conosce la stima dei danni.

Anche lo stato nel quale versa l’area archeologica di Santa Venera al Pozzo, parte integrante dell’identità e del paesaggio storico-archeologico locale che ieri è stata divorata dalle fiamme, non si conosce. Leggiamo solo una comunicazione relativa alla sospensione della Santa Messa a partire da domenica 30 luglio. E noi non ci saremmo mai aspettati di parlare delle nostre Terme Romane in questo modo.

Fratelli d’Italia attende adesso un immediato sopralluogo da parte delle istituzioni competenti.

Ci aspettiamo anche che l’Assessore alla Protezione Civile sia impegnato attivamente, già in queste ore, ad effettuare gli opportuni sopralluoghi in tutte le zone colpite dagli incendi e darne conseguentemente riscontro alla cittadinanza.

Non è questo il momento ma attendiamo anche di capire perché le fiamme, già evidenti nella prima mattinata di ieri ed in uno stato ancora facilmente contenibile, hanno avuto tutto il tempo di estendersi fino ad interessare larga parte del sito.

Adesso è tempo di stringerci e fare insieme la conta dei danni per rialzarci subito, ma ci aspettiamo, al contempo, di capire perché molti cittadini residenti a Vampolieri, in uno stato di assoluta impotenza, sono stati costretti a vedere le campagne limitrofe, di proprietà privata, incendiarsi fino a sconfinare oltremodo.

Queste aree rurali in quale stato versavano prima di essere divorate dai roghi?

 

Quali livelli di manutenzione e scerbatura sono stati rispettati e quanto sono state incisive le sanzioni in merito per averci costretto ad assistere, impotenti e sconvolti, a questo scempio?

Siamo certi che, in tempi congrui, arriveranno le opportune risposte ai nostri interrogativi.

Intanto il Circolo Fratelli d’Italia di Aci Catena si unisce a tutta la cittadinanza che ha dimostrato, in una situazione grave e drammatica, una straordinaria forza ed un coraggio senza uguali. A dimostrarlo il fatto che fino a tarda notte un gruppo di volontari, residenti nei pressi di via Lecco, monitorava lo stato di alcuni focolai non ancora domati. Straordinaria è stata la collaborazione, l’operatività e la pazienza dei catenoti e per questo ne siamo fieri.

Il Circolo Fratelli d’Italia ringrazia di cuore, per l’instancabile lavoro svolto, i Vigili del Fuoco, tutte le Forze dell’Ordine, i Vigili Urbani, i volontari della Croce Rossa, la Protezione Civile e si unisce a tutti coloro che in questo momento stanno affrontando gravi disagi.

Ci aspettiamo la presenza nei prossimi giorni del Governo Regionale e Nazionale nelle nostre zone martoriate e devastate affinché possano prendere consapevolezza della drammatica situazione nella quale versa Aci Catena ed affinché vi sia immediato sostegno e supporto verso tutti coloro che hanno perso qualcosa.

La Regione ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza e richiesto al Governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per gli incendi e l’eccezionale ondata di calore che ha investito la Sicilia. Noi di Fratelli d’Italia ad Aci Catena riteniamo che adesso più che mai la nostra terra abbia urgente bisogno di essere “ascoltata”.

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