“Not only entertainment”: all’Ersu illustrazione, fumetto, musica leggera e canzone popolare tema di confronto degli studenti di accademia di belle arti e conservatorio di musica. L’appuntamento è per martedì 18 luglio, alle ore 19:45, presso il chiostro seicentesco della residenza universitaria Ersu “Schiavuzzo”, in via Schiavuzzo, 24 (traversa di piazza Rivoluzione), a Palermo.
Per l’occasione gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo (Dipartimento di Progettazione e Arti applicate) e gli studenti del Conservatorio Scarlatti di Palermo (Dipartimento di Didattica della Musica) si confronteranno, presentando i loro prodotti artistici in un contesto di didattica aperta.
Alla base dell’iniziativa che vuole offrire diversi spunti di riflessione sui temi legati alla dimensione dei giovani e, spesso, del loro disagio- in particolare per i giovani in età universitaria che si allontanano da casa per andare a studiare vivendo a volte momenti di solitudine e di disagio – sta una domanda di fondo: illustrazione, fumetto, musica leggera e canzone popolare sono ancora considerabili generi frivoli e di intrattenimento, come ritenuto qualche decennio addietro da vari intellettuali? I giovani di Accademia e Conservatorio, insieme ai loro docenti, offrono oggi una diversa chiave di lettura: illustrazione, fumetto, musica leggera e canzone popolare sono diventati i linguaggi attraverso cui passano prioritariamente i problemi più toccanti della modernità, tra cui la ricerca dell’identità personale, la diseguaglianza sociale nonché il vissuto dei migranti.
“La tutela del Diritto allo Studio – dichiara Michele D’Amico, presidente di ERSU Palermo che patrocina l’iniziativa – non è soltanto borse di studio, alloggi e ristorazione: anche i servizi culturali possono dare un importante contributo al percorso di studio dei ragazzi e delle ragazze iscritti all’università e negli istituti di alta formazione artistica e musicale. Manifestazioni culturali e di aggregazione, come quella promossa brillantemente da Accademia di Belle Arti e Conservatorio di Musica, rappresentano una concreta possibilità di gratificare chi studia ma possono significare anche aiutare i giovani nella delicata fase di crescita e di relazioni. Come Ente – conclude il presidente ERSU, Michele D’Amico – abbiamo accolto con piacere l’opportunità di dare uno spazio per le produzioni degli studenti, incentivando al contempo occasioni per fare stare insieme e per far uscire dall’isolamento i giovani in età universitaria – soprattutto i fuorisede – arrivati in un contesto nuovo o diverso dalla zona di confort da cui si proviene”.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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