“Nessuno può più tirarsi indietro. La morte della giovane Giulia è una sveglia cui tutti siamo tenuti a rispondere in maniera trasversale e unitaria per diffondere, dal basso e con un lavoro costante e coordinato fra le parti, una cultura del rispetto dei sentimenti e dei valori della persona umana”.

Così la presidente dell’Ande nazionale, Marisa Fagà, esprime a nome dell’associazione tutta, profondo dolore per l’uccisione di Giulia Cecchettin e sostiene che bisogna fare di più.

Il Senato ha approvato ieri all’unanimità, il disegno di legge Roccella con le nuove misure di contrasto alla violenza di genere che puntano ad aumentare la prevenzione secondaria. L’auspicio dell’Ande è si lavori anche sul fronte del linguaggio dei media, dello sport,della sanità fino a internet: sono queste le frontiere del lavoro che ci attende, come società civile e come istituzioni”.

L’Ande, che parteciperà il 25 novembre con iniziative mirate su tutto il territorio, alla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha anche redatto il Manifesto contro il femminicidio e ogni forma di violenza di genere, documento votato durante l’ultimo consiglio nazionale e che sarà inviato al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e ai Ministri della Repubblica.

Nel documento l’ANDE si impegna anche oltre la data del 25 novembre, ad attivarsi:

1. affinché la lotta contro la violenza alle donne diventi una priorità da affrontare con efficaci e strutturati strumenti di prevenzione e di repressione, promuovendo, nel rispetto delle Amministrazioni competenti e in collaborazione con esse, opportunità formative per tutti gli operatori coinvolti, a partire dalle Forze dell’ordine e dal settore della giustizia;

2. ad aumentare e sostenere attivamente i centri antiviolenza e le case rifugio;

3. a potenziare le attività educative rivolte in particolare ai giovani;

4. a prevedere percorsi di psicoterapia per gli uomini maltrattanti;

5. a promuovere corsi di educazione finanziaria rivolti alle donne e in particolare alle donne vittime di violenza.

Inoltre, l’ANDE si impegna su tutto il territorio nazionale e anche oltre la data del 25 novembre:

1. a collaborare con tutte le Istituzioni, e in particolare con le scuole, nella realizzazione di iniziative di sensibilizzazione per la promozione di consapevolezza sul fenomeno del femminicidio e della violenza di genere e di una cultura delle relazioni interpersonali basta sul rispetto della dignità e della libertà;

2. a promuovere il sostegno a livello locale ai centri antiviolenza e alle case rifugio, di cui sono assai carenti in particolare le regioni meridionali, che rappresentano uno strumento fondamentale per la protezione delle vittime, donne e minori, ed uno snodo per la ricostruzione delle dignità violate e di un futuro lavorativo. Allo stesso modo occorre offrire appoggio e strumenti agli uomini maltrattanti desiderosi di intraprendere percorsi di aiuto e di cura;

3. a rendersi artefice di campagne, messaggi ed iniziative utili a rafforzare l’empowerment femminile attraverso le leve della partecipazione alla vita della comunità nazionale e della inclusione nel dibattito pubblico, valorizzando in tutti i campi la professionalità e la leadership femminile;

4. a promuovere, in sinergia con soggetti pubblici ed anche privati – come banche, imprese di assicurazione, ordini professionali -, iniziative di educazione finanziaria, rivolte alle donne, al fine di incentivare autodeterminazione, consapevolezza e valorizzazione delle professionalità;

5. ad aderire a reti di associazioni impegnate ad ampliare e approfondire il dibattito sui temi della violenza di genere.

addetta stampa Ande

Giusy Ciavirella

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