“Sono trascorsi 32 anni dall’assassinio di Libero Grassi, ucciso perché si era rifiutato di pagare il pizzo. L’imprenditore con la sua ribellione al sistema del racket è diventato un simbolo della lotta alla mafia e un esempio per tutti i siciliani. Dopo la sua morte in tanti hanno deciso di denunciare e non accettare il ricatto mafioso del taglieggiamento. Il coraggio di Libero Grassi rimane un esempio per tutti e oggi sono sempre di più gli imprenditori che denunciano e confidano nello Stato, per liberarsi dalla piaga delle estorsioni. Certo la strada da compiere è ancora molto lunga, perché la cronaca ci racconta di tanti che ancora decidono di piegarsi nel silenzio, ma è certo che non ci potrà essere alcun vero sviluppo per la nostra terra, fino a quando il racket continuerà a pesare sulla vita e sulla scelta delle aziende. Soltanto una Sicilia libera dalla mafia potrà ottenere il benessere e la dignità che si merita”.

Il deputato regionale di FdI Marco Intravaia, componente della Commissione Regionale Antimafia, ha così ricordato l’imprenditore Libero Grassi ucciso 32 anni fa.

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