“Malgrado le polarizzazioni e alcuni personalismi penso che le Europee dimostreranno quanto sia fondamentale essere inclusivi, avere la capacità di coinvolgere cattolici, liberali ed autonomisti” lo dice il deputato siciliano Nino Minardo.

“Con la nostra iniziativa politica – spiega Minardo – stiamo ridando agibilità ad un mondo, quello che si riconosce nei valori cristiani, per troppo tempo tenuto ai margini. Il nostro progetto politico però va oltre le Europee, oltre il momento elettorale: c’è bisogno di far crescere una nuova classe dirigente dai territori, di fare spazio a quanti si ritrovano nei valori democratici cristiani, del civismo e dell’autonomismo e che credono in un centro che non debba chiedere permesso” conclude.

Accordo politico fra Lega e Udc, il passaggio al gruppo misto di Minardo

Alcuni giorni fa il leghista siciliano Nino Minardo, Presidente della Commissione Difesa della camera dei deputai, è passato al gruppo misto ma il suo non è un addio alla Lega: tutt’altro. Il siciliano ex coordinatore regionale del partito di Salvini dove era approdato lasciando Forza Italia, proprio nel momento difficile della Lega nell’isola, decide di rilanciare il suo ruolo di pontiere. Un ruolo a cui non ha mai rinunciato lungo il percorso di costruzione di una casa dei moderati che vedesse proprio la Lega come motore.

Il progetto di fusione con l’Udc

Ed è lungo questo solco che Minardo sceglie di lasciare il gruppo della Lega, dopo aver condiviso il progetto con i vertici del partito e aderire al gruppo Misto “Un gruppo nel quale mi ritrovo insieme a Lorenzo Cesa con il quale puntiamo a dar vita ad un percorso condiviso e federativo che porterà Lega e Udc insieme a partire proprio da una federazione Parlamentare”.

Le scelte del Pontiere

Il percorso, dunque, è di rilancio “Non ho mai dismesso la mia voglia di fare da collante fra le forze moderate e sono convinto che questo Paese sia e resti moderato. Occorre, dunque, dar vita ad una casa dei moderati e farlo in maniera seria. A suo tempo ho scelto la Lega per questo progetto perché è un partito che nasce sul territorio, anzi sui territori. Un partito autonomista come autonomista era anche Sturzo” dice Minardo a BlogSicilia.

“L’interlocutore naturale per questo percorso è , senza dubbio, l’Udc, partner adatto a dar vita ad un progetto serio. L’Udc, infatti, è portatore di una storia che non può certamente rinascere in quella forma che era la Dc, ma che continua a trasmettere dei valori. Non è un caso se l’Udc è l’unico vero detentore del simbolo dello scudocrociato”.