Un manifesto sull’etica della professione da emanare e sottoscrivere mettendo a frutto la giornata di studi “Etica e Legalità” che si svolge a Palermo ogni anno il 23 maggio per fare memoria e coltivare la consapevolezza del ruolo etico della professione dell’architetto e del mondo delle costruzioni. La proposta è stata lanciata oggi a Palermo dal Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti Francesco Miceli e dal presidente dell’Ordine di Palermo Iano Monaco. “Il seminario – ha detto il presidente dell’Ordine di Palermo, Iano Monaco – allarga lo sguardo all’etica nella nostra attività professionale e all’attenzione all’ambiente, alla sua trasformazione, alla sua salvaguardia. Temi sempre più attuali dopo l’alluvione che ha drammaticamente colpito l’Emilia Romagna e le Marche”. L’idea è di aprire più tavoli di confronto sul territorio nazionale, a cominciare dagli esiti del convegno di oggi, per presentare il Manifesto di etica della professione nella giornata del 23 Maggio 2024. “Quest’anno– ha detto Miceli – si celebrano i 100 anni della costituzione degli ordini degli Architetti e degli Ingegneri. Il sistema ordinistico dovrà ragionare in termini di sussidiarietà e partecipare attivamente all’azione di governo dei processi. Le società complesse hanno bisogno di corpi intermedi per potere funzionare ed il sistema ordinistico dovrà averne coscienza”.

Al centro della giornata la lectio dello studio C+S Architects con Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, Premio “Architetto/a italiano/a 2022”, studio che opera a livello internazionale nei diversi campi dell’architettura, della progettazione urbana e del paesaggio. Un percorso partito da Venezia che ha sempre posto al centro del progetto il contesto ambientale e sociale in un’ottica di sostenibilità. Lo studio ha vinto molti importanti concorsi internazionali e altrettanti premi di progettazione, rifuggendo, come ha detto Alessandra Segantini “dall’imitazione del passato e dalla tentazione del bizzarro, della moda e della spettacolarità”.

“Per noi architetti questa giornata di studio è diventata un appuntamento fisso”, ha detto Emanuele Nicosia, tesoriere dell’Ordine e organizzatore della giornata ricordando come “il seminario Etica e Legalità è tra quelli più seguiti e questo in maniera crescente dal 2006 ad oggi”.

Un’occasione per commemorare la strage di Capaci, per onorare la memoria dei magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, degli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro e di tutte le vittime di mafia e per portare avanti la rivoluzione culturale predicata e innescata da Falcone e Borsellino.

Il seminario si è aperto alle 9:00 di questa mattina con l’intervento di apertura del Presidente dell’Ordine degli Architetti di Palermo, Iano Monaco. Sono intervenuti a seguire Massimiliano Miconi, Presidente Ance Palermo; Emanuele Nicosia, Tesoriere Ordine APPC Palermo e organizzatore dell’iniziativa nella qualità di Responsabile del Dipartimento etica e deontologia dell’Ordine. La parola è andata poi a Maria Alessandra Segantini e alla narrazione di alcuni progetti che hanno ricevuto riconoscimenti e premi in Italia e all’estero proprio per la capacità di tenere insieme memoria e futuro in un’ottica di sostenibilità.

Nel corso della giornata oltre al presidente dell’Ordine degli architetti Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli architetti; sono intervenuti Franco Fietta, Presidente Fondazione Inarcassa; ed Enrico Colajanni, Presidente LIBEROFUTURO.

Il seminario si è concluso con un ricordo di Libero Grassi da parte della figlia Alice, anche lei architetto, e con la proiezione del docufilm di Pietro Durante a lui dedicato: “Libero nel nome”. Alice Grassi ha ricordato come da molti anni la nostra città attenda che venga bonificata l’area su cui sorgerà il Parco dedicato al padre Libero per la cui bonifica sono stati stanziati da tempo 11 milioni di euro. “Quel parco – ha detto Alice Grassi – potrebbe essere uno spazio importante e utile per la città e un segnale concreto del superamento delle logiche che hanno determinato il sacco di Palermo e la sopraffazione dei cittadini liberi ma ancora non si è concluso neanche l’iter del progetto esecutivo della bonifica”.

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