Palermo 9 giugno 2025 – “A tre anni dall’avvio del Pnrr e a 12 mesi dalla scadenza, lo scenario dello stato di attuazione della missione 4 e in particolare del Piano asili nido e scuole dell’infanzia, è preoccupante: troppi progetti che procedono a rilento, ritardi nell’esecuzione dei lavori, lavori ancora fermi o alla fase di progettazione. Siamo ben lontani dall’obiettivo del 33 per cento da raggiungere entro il 2027 e del 45 per cento da raggiungere nel 2030 di posti garantiti ai più piccoli e alle più piccole aventi diritti. E’ inaccettabile dover certificare un fallimento”.

E’ quanto denunciano le segretarie Cgil Palermo Laura Di Martino e Nzirirane Bijou sullo stato di attuazione dei progetti relativi agli asili nido sulla base dei dati elaborati dalla Cgil della piattaforma di monitoraggio ReGiS predisposta dal Mef e su una verifica fatta. Se n’è parlato anche all’inizio della puntata di Report di ieri sera, su asili nido e programma Gol, con gli interventi per la Cgil Palermo di Laura di Martino e Francesco Brugnone.  

Dall’analisi che riguarda Palermo, le segretarie Cgil Palermo rilevano che in generale si registrano ritardi nell’esecuzione dei lavori.

Secondo il report, nella provincia palermitana, da 55 progetti iniziali, risultano attivi 28 progetti, per un finanziamento di 33.208.750 di euro. L’ 86,5 per cento dei finanziamenti resta ancora da impiegare. I progetti pianificati o in corso sono il 96,4 per cento.

Per quanto riguarda Palermo, da 18 progetti iniziali ne risultano attivi 12, per un finanziamento di 12.511.742.  Ma i cantieri che risultano in corso in realtà sono 7. 

Questo è lo stato attuale degli asili nido del bando “nuove costruzioni” 2021 e del secondo bando riqualificazione e trasformazione immobili. All’asilo di via 27 maggio, allo Sperone, dove sono previsti 30 posti, i lavori sono partiti nel dicembre 2023 e dopo un lungo stallo ripresi da poco. Risultano fermi, da una verifica fatta dalla Cgil, i lavori all’asilo nido di via Altofonte: in stand by sono rimasti 40 posti. Lavori in corso per l’asilo nido di via Michelangelo, con 40 posti. All’asilo nido di via Besta i lavori risultano in corso ma dalla verifica effettuata non è così: altri 40 posti in attesa. Asilo nido di via Laudicina: 40 posti previsti e lavori iniziati. E in via Paruta, l’asilo nido previsto, di nuova costruzione, probabilmente salta per le dimensioni inferiori dell’area destinata.

Nella scuola dell’infanzia di via della Barca, che avrà 40 posti, i lavori sono in corso. All’ex asilo rurale Principe Umberto, di via Di Dio, i lavori sono in corso per 50 posti. Alla Casena Rossi, in via Principe di Palagonia, i lavori sono in corso. All’asilo Borsellino, in Largo Camastra, i lavori sono partiti: 90 i posti. All’asilo Biondo di via Carmelo Lazzaro, i lavori di recupero per i 40 posti non sono iniziati. In via Lanza di Scalea, non risulta raggiunto nessuno step: i cantieri, con procedura Invitalia, non sono partiti. Stessa situazione per l’asilo di via Aiace: anche qui non risultano step, i cantieri, per realizzare 40 posti, con procedura Invitalia, non sono mai stati avviati.  Nessuna attività di riconversione in corso per l’asilo di via Principe di Scordia, ed essendo occupato l’asilo ex Linus, fuoriesce dai progetti Pnrr. Stessa probabile sorte per l’asilo via Parisi, che per esiguità del finanziamento dovrebbe rimanere fuori. Al 70 per cento invece i lavori per l’asilo di via Pertini.

“Il Pnrr nasce per ridurre se non eliminare le diseguaglianze tra paesi e territori, tra nord e sud, conclamate nei fatti. Premesso che gli asili nido rientrano nei livelli essenziali delle prestazioni, siamo ancora ben lontani dal 33 percento individuato come livello essenziale di prestazione – aggiungono Di Martino e Nzirirane – In Sicilia si copre un fabbisogno del 13 per cento. L’ultimo bando di aprile scorso per gli asili nido, sempre nell’ambito della missione 4, prorogato fino a maggio, sembra essere andato deserto in tutta la provincia: si rinuncia in pratica a oltre 1200 posti tra Palermo e provincia. Palermo sta dicendo addio a 300 posti. In città, attualmente abbiamo circa 54 strutture, tra pubblico e convenzionato, per circa 780 posti in totale”.

Tra le criticità emerse, per cui i comuni stanno rinunciando a partecipare ai bandi Pnrr: mancanza di progettisti nei comuni, piattaforma Regis farraginosa, difficoltà ad anticipare le somme, specie per i piccoli comuni e quelli in dissesto, difficoltà a rispettare le scadenze, edifici non idonei. 

E restano ancora irrisolti i nodi per risorse arredamento, pulizie aree esterne e soprattutto del personale da impiegare negli asili. “Non basta costruire strutture se non si mettono nelle condizioni di essere operative ed efficienti con il personale necessario a garantirne il funzionamento pubblico- avvertono Laura Di Martino e Bijou Nzirirane –  La soluzione non è e non può essere un’ulteriore privatizzazione dei livelli essenziali delle prestazioni. L’obiettivo del Piano asili nido e scuole dell’infanzia è quello di aumentare i posti disponibili per servizi educativi e di assistenza alla prima infanzia. Un obiettivo strategico per garantire a bambini e bambine percorsi educativi sin dai primi mesi di vita, contrastare la preoccupazione della denatalità, nonché favorire l’occupazione e sostenere la conciliazione tra vita lavorativa e genitorialità. Occorre che la prossima finanziaria preveda le risorse per un piano straordinario di assunzioni che garantisca la gestione pubblica degli asili nido. Non è accettabile alcuna privatizzazione”.

Questo contenuto è stato disposto da un utente della community di BlogSicilia, collaboratore, ufficio stampa, giornalista, editor o lettore del nostro giornale. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore. Se hai richieste di approfondimento o di rettifica ed ogni altra osservazione su questo contenuto non esitare a contattare la redazione o il nostro community manager.