Dopo la positiva esperienza di “Fare rete con i giovani… per rinnovare la socialità”, vissuta l’anno scorso, la Scuola per Assistenti Sociali “F. Stagno D’Alcontres”, che opera da 54 anni nel settore della formazione e della ricerca sociale, quest’anno ha deciso di realizzare un secondo progetto di ricerca e intervento, approvato dal Ministero dell’Istruzione, dal titolo ““Generazione Z e social… per un’indipendenza digitale”.

L’adolescenza è caratterizzata da cambiamenti che stimolano a ricercare nuove esperienze e a compiere azioni trasgressive che trascurano gli avvertimenti degli adulti sui rischi cui possono andare incontro. Molto spesso i ragazzi vengono a contatto con sostanze che producono euforia o sedazione da cui può nascere dipendenza fisica o psichica, ma negli ultimi anni si sono largamente diffuse anche altre forme di addiction, come le dipendenze comportamentali. All’uso o abuso di sostanze stupefacenti, crack, alcool, tabacco, medicine, cibo, si sono aggiunti o sostituiti comportamenti come l’utilizzo continuo dello smartphone, il perenne collegamento a internet e ai social media, il ricorso compulsivo ai videogiochi e ai giochi d’azzardo (ludopatia), la visita ricorrente a siti porno (80% maschi, 30% già dalla scuola media).

Comportamenti questi che, reiterati in giovane età, alimentano la solitudine, aumentano il rischio di dipendenza e la sofferenza e rallentano la maturazione dell’autonomia responsabile che è necessaria per la vita adulta.

 

“Il progetto della Scuola – spiega il direttore, Gian Piero Saladino – vuole indagare i diversi fenomeni di dipendenza su un target di oltre 200 ragazzi (14-20 anni) del comprensorio ibleo nel tempo dei “giovani sdraiati, fragili, sonnambuli, insicuri che stentano a percepire un futuro” e verificare, in particolare, il pericoloso impatto dei social nella loro vita, per ascoltarli e accompagnarli a riconoscere le loro paure e dipendenze,  a percepire i limiti alla loro autonomia e a desiderare e gestire percorsi guidati di prevenzione e recupero individuale e condiviso, passando da spettatori della vita a protagonisti della loro crescita personale e di generazione”. 

 

La ricerca sociale raccoglierà dati di natura quantitativa e qualitativa sulla realtà giovanile (abitudini, conoscenze, paure e difficoltà vissute e aspirazioni) da analizzare e condividere con i partner coinvolti e le Istituzioni locali interessate.  Seguendo gli approcci della ricerca-azione, il progetto mira inoltre a orientare le scelte degli adolescenti in chiave positiva e avviare interventi di prevenzione rivolti a loro come destinatari e agli adulti di riferimento come indispensabili attuatori.

 

Saranno quattro le linee di intervento: la rilevazione delle problematiche, i  laboratori di socialità per i giovani, i workshop per gli adulti di riferimento e la divulgazione degli esiti prevista a maggio 2024. Il progetto, già avviato a settembre 2023, ha concluso la prima fase: costituzione del team, stesura e validazione dei questionari e delle interviste, definizione dei partenariati. Fra dicembre 2023 e gennaio 2024, si entrerà nella fase operativa con la somministrazione dei questionari, la registrazione delle interviste e l’avvio dei laboratori di socialità.

 

La realizzazione del progetto “Generazione Z e social…” richiede competenze scientifiche e psico-sociali che la Scuola assicura tramite un team di esperti che hanno sinceramente a cuore il ben-essere dei giovani: 3 psicologi, 5 assistenti sociali, 2 comunicatori e il coordinatore di progetto, cui si affiancano i docenti delle scuole e gli animatori dei gruppi giovanili.

 

Partner attivi del progetto sono quattro Istituti d’Istruzione Superiore – IISS “Galilei–Campailla” di Modica, IPS “Principi Grimaldi” di Modica, IISS “Verga” di Modica, LS “Fermi” di Ragusa – cui si aggiungono realtà ecclesiali come l’Oratorio Salesiano di Ragusa e la parrocchia Sant’Anna di Modica, nonché due gruppi, il Laboratorio culturale Immagina e il Cantiere educativo Crisci Ranni di Modica.

 

I risultati verranno restituiti ai destinatari e alla cittadinanza in un convegno conclusivo sul rapporto fra la Generazione Z, le dipendenze e il mondo digitale, già previsto per il mese di maggio 2024.



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