Marco Figuccia: “Si intervenga a tutela dei cittadini onesti che pagano regolarmente le tasse”

In seguito a una richiesta di accesso agli atti congiunta al servizio demografico e decentramento del Comune di Palermo, abbiamo ricevuto delle informazioni rivelatrici riguardanti i locali di Piazza Santa Cristina, attualmente sede di un centro sociale” – A dirlo è Marco Figuccia consigliere della V Circoscrizione di Palermo -.

“Dai documenti ottenuti, sembrerebbe che questi locali siano  stati inizialmente consegnati all’allora quartiere Borgo Nuovo in due momenti distinti: il primo gruppo di locali con un verbale datato 03/10/1980 e il secondo gruppo con un verbale del 03/11/1988. Tuttavia, non sono stati trovati documenti che attestino una successiva assegnazione di questi locali alla V Circoscrizione. Questo dettaglio – prosegue Figuccia – è fondamentale, poiché pone dubbi sulla legittimità dell’occupazione corrente”.

“La mancanza di un’assegnazione formale alla V Circoscrizione solleva interrogativi sulla gestione attuale dei locali. In particolare, sembrerebbe che il comitato che attualmente gestisce il centro sociale non sia formalmente autorizzato a farlo, – continua il consigliere – soprattutto per quanto riguarda aspetti cruciali come il pagamento delle bollette di luce e acqua”.

“Per tali ragioni, è plausibile che la responsabilità di assicurare la sicurezza e la gestione regolare di questi locali ricada sul Comune di Palermo. Dato il contesto, parrebbe che l’attuale situazione del centro sociale risulti precaria, con un imminente rischio di sfratto.

Questo caso solleva questioni importanti sulla gestione dei beni immobili comunali e sulla trasparenza dei processi di assegnazione. Mentre il dibattito sulla legittimità della presenza del centro sociale in questi locali continua, è essenziale – conclude Figuccia – che le autorità competenti intervengano per chiarire la situazione e garantire una gestione conforme alla legge  nell’interesse della comunità, a tutela sia dei cittadini onesti che pagano regolarmente le tasse che degli stessi occupanti del centro sociale che, con ogni probabilità potrebbero non conoscere la situazione attuale creatasi”.

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