Una macabra scoperta è stata fatta dalla Guardia Costiera di Lipari il 17 marzo scorso, quando un corpo in avanzato stato di decomposizione è stato recuperato dalle acque di Vulcano. Il cadavere è stato successivamente trasferito all’obitorio del cimitero di Lipari, a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha disposto una serie di accertamenti medico-legali anche al fine di identificarlo.

Secondo i primi rilievi, si tratterebbe di un uomo adulto, deceduto almeno due mesi prima e non sembrerebbe appartenere alla comunità eoliana. Le autorità stanno ora verificando tutte le segnalazioni di persone scomparse anche in altre regioni italiane, poiché è possibile che il corpo sia finito in mare in altre zone e sia stato poi trascinato dalle correnti marine.

Gli accertamenti forensi sono stati eseguiti ieri dal medico legale incaricato dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto. Il medico legale si è avvalso di periti odontoiatri, tra i quali figurava anche un docente universitario esperto internazionale di odontologia forense. Utilizzando rilevazioni radiografiche digitali e scansioni dei denti e delle mascelle, gli esperti potranno individuare un profilo biologico generico che, nelle fasi successive, potrebbe condurre all’identificazione del cadavere.

L’analisi delle informazioni dentali e odontoiatriche è fondamentale per l’attribuzione personale di resti umani, specialmente nelle fasi iniziali delle indagini. Questi dati consentono, infatti, di avviare ricerche mirate tra le persone scomparse, attraverso la verifica di profili compatibili ed escludendo soggetti incompatibili, come ad esempio per età anagrafica che i denti consentono di accertare in modo molto affidabile.

Le autorità competenti si stanno adoperando per risolvere questo mistero e restituire l’identità al corpo senza nome che si raggiungerà attraverso la corrispondenza del DNA e delle informazioni dentali.


Luogo: Cimitero Comunale di Lipari Centro, Via Francesco Crispi, 7, LIPARI, MESSINA, SICILIA

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