Il 21 giugno inizia l’estate. E il caldo, puntuale come il calendario, torna a mordere i luoghi di lavoro a rischio.
Ecco le ragioni del nostro slogan nazionale: “CALDO ESTREMO, DOPPIO RISCHIO”!

La questione caldo anima da diversi anni l’iniziativa della FILLEA. Con l’arrivo della stagione estiva
assistiamo a una impressionante estremizzazione delle temperature che – specie nei cantieri edili –
espongono i lavoratori a un rischio collegato ai colpi di calore ancora maggiore rispetto al passato.
Le medie stagionali che confermano l’alterazione climatica in atto hanno fatto aumentare l’attenzione intorno
al fenomeno. Sono aumentate le richieste di cassa integrazione per eventi atmosferici ma non
proporzionalmente al numero di giornate che superano i limiti previsti dal decreto legislativo 148/2015 e dai
numerosi interventi degli istituti di vigilanza che hanno offerto chiarimenti sempre maggiori sulle misure da
intraprendere al fine di mitigare il rischio connesso al caldo.

Serve, certamente, consapevolezza – e quindi formazione – rispetto ai sintomi che possono manifestarsi in
presenza di un imminente rischio legato alle patologie da calore.
Occorre prevenzione e organizzazione all’interno dei luoghi di lavoro per porre in essere tutte le misure
necessarie ad abbassare il rischio di esporre i lavoratori a condizioni di pericolo.
È essenziale informare sui diritti dei lavoratori quando nessuna misura organizzativa possa limitare o
contenere il rischio connesso alle patologie da calore.
La FILLEA CGIL di Siracusa sente il dovere di continuare la straordinaria campagna di sensibilizzazione
contro le ondate di calore perché continuiamo a essere privi di un reticolato di misure sufficienti che
abbassino sensibilmente il rischio. Da anni predichiamo nel deserto e abbiamo fatto anche numerosi dossier
e reportage in tutto il territorio nazionale e in questa provincia cosi esposta su quella che si può definire una
vera e propria emergenza.

Il 21 giugno, con l’arrivo ufficiale dell’estate, faremo un volantinaggio diffuso nei cantieri piccoli e grandi per
dire che la sicurezza non va in vacanza.
Certamente siamo consapevoli che non bastano le campagne di sensibilizzazione ma abbiamo le idee
chiare su cosa debbano fare le istituzioni insieme a noi.
Occorre costruire un sistema – anche con l’aiuto dei finanziamenti europei – che permetta l’installazione di
colonnine di misurazione presente in tutti i 390 comuni della Sicilia. Misurare le reali condizioni meteo è un
parametro essenziale. Troppo poche sono le stazioni di misurazione utilizzate che sono messe a
disposizione dalla protezione civile per validare approvazione cassa integrazione e che permetta all’INPS di
operare in una condizione migliore Le stazioni di misurazione dovranno essere gestite centralmente ma
completate da strumenti informatici capaci di informare tutta la catena preposta al controllo e alla
segnalazione di situazioni limite.
Occorre, pertanto, dotare tutti i soggetti preposti alla valutazione delle condizioni atmosferiche (preposti,
rspp, Rlst, Rls, Rsu, Istituti pubblici, Enti locali) di app collegate alle stazioni di misurazione. Risulterà
ovviamente necessario un protocollo di intenti e un luogo istituzionale decisorio. La segnalazione da parte
della strumentazione dedicata non risolverà completamente il problema ma contribuirà in maniera decisiva
ad abbassare la soggettività delle decisioni e delle valutazioni e snellirà anche le procedure di autorizzazione
della cassa integrazione in caso di temperature estreme.
Procedere a costituire tavoli permanenti sotto il coordinamento delle prefetture e agire a livello regionale per
realizzare un progetto “la sicurezza non va in vacanza”, al fine di traguardare – anche attingendo dai fondi
europei – gli obiettivi della nostra piattaforma.

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