Nato il 4 luglio del 1943,compie oggi  80 anni, il fotografo bagherese Ferdinando Scianna. Scianna è uno dei più noti fotografi italiani. Fortunato il suo incontro nel  1963 con Leonardo Sciascia con il quale pubblica, a ventun’anni, il primo dei numerosi libri poi fatti insieme “Feste religiose in Sicilia” che ottiene il premio Nadar.  Scianna in seguito si trasferisce a Milano dove lavora presso il settimanale “L’Europeo” ricoprendo i ruolo  di fotoreporter, inviato speciale e corrispondente da Parigi, dove vive per dieci anni.  Torna ripetutamente in Sicilia per documentare i volti della sua gente e le tradizioni popolari ancora vive nell’isola. Nel 1977 pubblica in Francia “Les Siciliens”, con testi di Dominique Fernandez e Leonardo Sciascia, e in Italia “La villa dei mostri” nuovamenre con introduzione di Leonardo Sciascia.  A Parigi scrive per “Le Monde” Diplomatique e La Quinzaine littèraire e soprattutto conosce Henri Cartier – Bresson, le cui opere lo avevano influenzato fin dalla gioventù. Il grande fotografo lo introdurrà nel 1982 come primo fotografo italiano. nell’agenzia fotografica internazionale, Magnum Photos, di cui diventerà membro effettivo nel 1989.
Nel 1984 collabora con Bresson e André Pieyre de Mandiargues per Henri Cartier-Bresson: portraits (Collins). Nel frattempo stringe amicizia e collabora con vari scrittori di successo, tra i quali Manuel Vazquez Montàlban che conosce quando si reca in Spagna in occasione di un servizio sulla Guerra Civile spagnola. Scianna viene contattato da Dolce e Gabbana, allora agli esordi nel mondo della moda, per realizzare una campagna pubblicitaria. La campagna fu scattata in Sicilia, il team di lavoro era composto solamente dai due stilisti, ed il fotografo, Scianna scelse luoghi dell’infanzia, inusuali per la fotografia di moda, ma il successo dei suoi scatti fornì un contributo essenziale alle campagne di Dolce e Gabbana della seconda metà degli anni Ottanta e alla crescita del brand. Questo servizio aprì a Scianna le porte di Vogue e di Grazia, con cui collaborò molto negli anni 80, affermandosi nell’alta moda e in pubblicità come uno dei fotografi più richiesti. Nel 1995 ritorna ad affrontare i temi religiosi, pubblicando “Viaggio a Lourdes”, e nel 1999 vengono pubblicati i ritratti del famoso scrittore argentino Jorge Luis Borges. Il 2003 vede l’uscita del libro “Quelli di Bagheria”, ricostruzione dell’ambientazione e delle atmosfere della sua giovinezza attraverso una ricerca nella memoria individuale e collettiva. Nel dicembre 2006 viene presentato il calendario 2007 del Parco Dei Nebrodi, con dodici scatti dell’attrice messinese Maria Grazia Cucinotta. Con il concittadino Giuseppe Tornatore, in occasione del suo nuovo film Baarìa, pubblica nel 2009 il libro fotografico “Baaria”. Al fotografo siciliano sono state dedicate diverse mostre, tra cui l’ultima a Venezia nel 2020. Ferdinando Scianna ha pubblicato anche diversi romanzi, tra cui “Autobiografia di un fotografo”, ristampata e aggiornata nel 2021.

liceo ferdinandoNei giorni scorsi, Scianna è stato ospite di un evento organizzato dal liceo ginnasio “Francesco Scaduto”  nell’ambito della manifestazione “Sere d’estate al liceo”  proprio in occasione dei suoi 80 anni, durante il quale è stato presentato il volume “Caro Fernando” “Quderni del lIceo Classico edizioni”. Evento particolarmente partecipato e che ha permesso di raccontare ai presenti tutta la sua vita, ed in particolare il rapporto di “odi et amo” con Bagheria che considera comunque un paese speciale, pieno di talenti.  
all’evento, per l’amministrazione comunale, era presente l’assessore alla Pubblica Istruzione Provvidenza Tripoli

L’amministrazione comunale, orgogliosa di questo figlio di Bagheria, augura al grande maestro della fotografia buon compleanno e lo ringrazia per il suo lavoro e per aver dato lustro al nome di Bagheria nel mondo. 

MM
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