Si chiude al Comune e alla Città Metropolitana di Messina la stagione contrattuale 2023 che ha visto la CISL FP, autorevolmente presente nei tavoli, attore protagonista. “Nonostante le premesse, non incoraggianti, che provenivano dalla parte datoriale che, nelle bozze presentate, non mirava alla piena valorizzazione del personale dei due Enti – spiegano il segretario generale Giovanna Bicchieri, la segretaria provinciale Titti Rizzo, per il comune il segretario aziendale Alfredo Mobilia, il responsabile del  dipartimento  Santi Prestipino, il componente di segreteria  Antonio Caputo, e per la provincia il responsabile del dipartimento Giovanni Coledi, il segretario aziendale  Giovanni Risitano e tutta la RSU Cisl Fp – i risultati ottenuti, dopo una contrapposizione dialettica, talvolta anche dura, ma sempre improntata sulla forza delle idee e dei principi da difendere, sono stati sicuramente positivi e di questo va dato merito sicuramente alla grande disponibilità, nell’ambito di due enti, del Segretario Generale Rossana Carruba, e del Direttore Generale Salvo Puccio e alla sua  delegazione, che con grande responsabilità hanno affrontato tutti i temi della contrattazione”.

“Certo – proseguono – vi sono dei temi che andavano maggiormente sottolineati e valorizzati. Primo tra tutti quello delle progressioni verticali, che questo contratto ha appena sfiorato, e che invece rappresentava sicuramente la novità più importante del CCNL 2019-21, prevedendo, in sede di riclassificazione del personale, la possibilità, utilizzando le risorse dello 0,55% della spesa del personale 2018, di valorizzare la forza lavoro attraverso apposite procedure di riqualificazione. Occasione in parte persa perché quelle progressioni che potevano farsi ai sensi dell’art. 15 (progressioni tra le aree) presupponevano di farle in vigenza dei concorsi esterni e questo sinora non è stato fatto. Altresì le progressioni verticali ex art. 13 (progressioni verticali in deroga) previste dall’ultimo aggiornamento del PIAO verranno fatte solo per 75 unità non utilizzando neanche tutte le risorse previste dal CCNL. Anche sulle Posizioni Organizzative, per il Comune di Messina, non si è andati oltre le mere promesse, senza indicare né il numero né le risorse che si vogliono allocare, e rimandando tutto al 2024.I contratti appena firmati però hanno sicuramente salvaguardato i diritti già acquisiti dai lavoratori, portando in taluni casi dei nuovi vantaggi economici. Le contrapposizioni, talvolta evidenti, tra parte datoriale e sindacale, sono, con la buona volontà di tutti gli attori, state superate trovando, alla fine un accordo che non possiamo che giudicare positivo per i lavoratori dei due Enti.”

In particolare, al Comune di Messina;

1)        Sono state fissate le nuove regole per i differenziali stipendiali (ex PEO) che riguarderanno il 50% del personale per anno e che prevedono incrementi annuali di € 1.600 per l’area dei funzionari, di € 750 per l’area degli istruttori, € 650 per l’area degli operatori esperti e € 550 per gli operatori;

2)        E’ stato finanziato con € 246.000 il servizio di reperibilità che riguarderà con un numero di operatori limitato i servizi di Ufficio di Gabinetto, Anagrafe, Cimiteri, Protezione Civile, Pronto Intervento, Servizi Sociali, Segreteria Generale, Autoparco, Servizi Informativi e Direzione Generale oltre ovviamente al Corpo della Polizia Municipale;

3)        Sono stati stanziati € 1.125.000 per la turnazione (comprensivi anche dei festivi) della Polizia Municipale e dei cimiteri;

4)        Sono stati mantenuti i medesimi importi già previsti per il disagio ed il rischio pari ad € 5 per giorno lavorativo chiarendo ove si è reso necessario le fattispecie che danno diritto all’erogazione di tale indennità. Altresì si è superata la criticità che aveva tolto tale indennità a quei lavoratori che già prendevano la responsabilità o la funzione prevedendo, in questo caso, come già in precedenza una indennità pari ad € 2,5. 

5)        Per la indennità di particolari responsabilità sono state previste due fasce per l’area dei funzionari con indennità pari ad € 3.500 e 3.000, due fasce per gli istruttori con indennità pari ad € 3.000 e 2.000 ed una per gli operatori esperti con una indennità di € 1.200. Altresì sono state maggiormente chiarite le condizioni di accesso con una puntuale declaratoria ed è state semplificato il sistema di attribuzione con soli due elementi. Inoltre è stato valorizzato il ruolo degli Ufficiali di stato civile ed anagrafe raddoppiando l’indennità sino ad € 700 e valorizzando i responsabili alla rete della performance, trasparenza ed anticorruzione con una indennità pari ad € 2.000. 

6)        E’ stata ulteriormente valorizzata l’indennità di funzione della P.M. portando il valore massimo a € 3.500 per i Commissari Capo e a scalare per tutte le altre figure;

7)        Per l’indennità di servizio esterno della P.M. è stato mantenuto lo stesso valore delle indennità con una ulteriore possibilità di incremento rappresentata dalle economie risultanti dai proventi del 208.

Con il CCDI sottoscritto alla Città Metropolitana di Messina, grazie al fattivo impegno e supporto della rappresentanza aziendale della Cisl FP, si è definito un quadro normativo di garanzia per il prossimo triennio per tutti i 585 dipendenti dell’Ente di area vasta.

Tra i risultati ottenuti:

1)        la programmazione di selezioni per ciascuna annualità del triennio 2023/25 per l’attribuzione del differenziale stipendiale a tutti i dipendenti.

2)        la definizione di un quadro normativo stabile per l’attribuzione delle indennità di responsabilità e di funzione;

3)        la previsione della nuova categoria degli operatori esperti a supporto della Polizia Metropolitana per il concreto rilancio del Corpo e delle sue funzioni;

4)        il riconoscimento del reale collegamento tra retribuzione di posizione degli incaricati di E.Q. e la loro effettiva valutazione;

5)        implementazione di tutte le indennità accessorie e mantenimento delle quote performance, con la prospettiva di un ulteriore incremento nel biennio 2024/25.

“Certo – concludono – rimangono alcuni problemi non risolti, come la mancanza di una idonea regolamentazione per il lavoro agile e per il lavoro da remoto, l’applicazione del diritto al buono pasto della Polizia Municipale ai sensi dell’art. 35 CCNL, la mancata definizione delle Posizioni Organizzative e delle Alte Qualificazioni. Ed è certo anche che le possibilità, insite in questi contratti, sono fortemente limitate, dalle poche risorse allocabili. Per tale ragione abbiamo chiesto all’Amministrazione di prevedere per il 2024 di destinare ulteriori risorse per finanziare il salario accessorio dei nuovi assunti. Altresì si è già avviata una interlocuzione con i vertici dell’Amministrazione per verificare la congruità del fondo a disposizione dei dipendenti ritenendo possibile un suo incremento sin da subito, in modo da rispondere più efficacemente alle esigenze del personale tutto.”

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