Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime forte condanna per la persistente inadempienza istituzionale nelle scuole di Palermo riguardante l’assistenza specialistica agli studenti con disabilità grave. Genitori costretti a intervenire direttamente nelle aule per garantire la somministrazione dei pasti, personale scolastico che svolge funzioni eccedenti il proprio inquadramento contrattuale e dirigenti scolastici costretti a supplire con risorse limitate costituiscono una violazione sistematica dei diritti fondamentali dei minori.
Il Coordinamento sottolinea che tali carenze configurano un chiaro vulnus ai sensi della normativa nazionale e regionale in materia di istruzione inclusiva e di tutela dei diritti delle persone con disabilità, nonché una violazione del principio costituzionale di eguaglianza sostanziale ex art. 3 Cost.
I 324 collaboratori professionali dedicati ai servizi scolastici a Palermo, sino a poco tempo fa assegnati all’assistenza igienica, alla refezione e alla mobilità degli studenti, sono stati ricollocati in altre mansioni dal Comune, determinando un grave deficit operativo e giuridico.
L’assessore Tamajo ha recentemente dichiarato che la responsabilità ricadrebbe sullo Stato. Tuttavia, la normativa regionale vigente del 2019 assegna chiaramente agli enti locali la funzione di garantire tali servizi: l’omissione o il rinvio nell’adempimento costituisce grave inadempienza e discrimina gli studenti con disabilità grave di Palermo.
Ogni giorno di ritardo nell’erogazione dell’assistenza specialistica rappresenta una violazione dei diritti fondamentali dei minori, inclusi i diritti alla salute, alla sicurezza e all’istruzione pienamente inclusiva, così come sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dall’Italia.
Alla luce di quanto sopra, il Coordinamento propone l’adozione immediata di un piano straordinario di intervento per le scuole di Palermo, articolato secondo la normativa vigente: gli enti locali devono garantire il ritorno dei collaboratori professionali o personale qualificato alle funzioni originarie, integrando la pianta organica con contratti a tempo determinato ove necessario, in modo da rispettare i livelli essenziali di assistenza sanciti dalla legge regionale 15/2019 e dalle direttive ministeriali sull’inclusione scolastica. Tale piano dovrebbe prevedere un protocollo operativo condiviso tra scuole, Comune e USR, con monitoraggio periodico dei livelli di servizio, formazione obbligatoria del personale e una valutazione trasparente dei bisogni specifici di ciascun alunno con disabilità grave.
Il Coordinamento richiede l’immediata adozione di misure correttive, con personale qualificato, risorse certe e protocolli operativi vincolanti, al fine di garantire la piena tutela dei diritti umani degli studenti disabili. Non si tratta di un atto di generosità: è un obbligo legale e costituzionale.
Si sollecita un confronto urgente tra Comune di Palermo, Regione Siciliana e Stato, per chiarire competenze e responsabilità, evitando che l’emergenza strutturale diventi prassi consolidata.
Il Coordinamento continuerà a monitorare la situazione e a denunciare ogni ulteriore inadempimento, ribadendo con fermezza che i diritti dei bambini con disabilità grave di Palermo non sono negoziabili e che la scuola deve garantire pari opportunità, sicurezza e dignità per tutti.
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU
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