Palermo 26 ottobre 2023 – Domani si terrà a Palermo la prima manifestazione provinciale del Forum per la Sanità pubblica Palermo contro lo smantellamento del servizio sanitario pubblico nazionale, per dire basta ai tempi infiniti nelle liste d’attesa, ai pronto soccorso intasati e inefficienti, per dire no a una medicina privatistica, ai ticket sui farmaci essenziali.  

    Il concentramento del corteo è previsto alle ore 16 a piazza Bologni, la manifestazione si snoderà lungo corso Vittorio Emanuele per raggiungere la sede presidenza della Regione, in piazza Indipendenza.

   Sono previsti pullman da Corleone, Castelbuono, Petralia e dalle periferie e saranno presenti diverse amministrazione comunali.

   “L’invito a partecipare è rivolto a tutti, l’appuntamento è per domani a piazza Bologni per un corteo che vedrà sicuramente migliaia di persone scendere in piazza per difendere il loro diritto alla salute e alle cure”, affermano i promotori del Forum, al quale in questi mesi hanno aderito più di cinquanta tra associazioni, ambulatori, organizzazioni sindacali e politiche, movimenti civici.

    Durante il tragitto, con degli interventi, saranno illustrate le ragioni della mobilitazione in difesa dell’articolo 32 della Costituzione, che tutela la salute e il diritto alla cura per tutti.

     Davanti a palazzo d’Orleans, interventi a microfono aperto e spazio ai sindaci e agli amministratori comunali presenti.

    Una delegazione del Forum ha chiesto di essere ricevuta dal presidente della Regione Renato Schifani.

     “Chiediamo un confronto. Al presidente consegneremo la nostra piattaforma rivendicativa e chiederemo che le istituzioni, a partire dalla Regione, si prendano le loro responsabilità sul mancato funzionamento del servizio sanitario pubblico – dichiarano gli esponenti del Forum – Non ci fermeremo,  combatteremo contro ogni forma di ingiustizia sociale, non possono esserci  cittadini di serie A e di serie B per quanto riguarda la sanità, Al governo regionale chiederemo di partire dall’ovvio: un sistema di prenotazione che funzioni e che tenga in rete tutte le strutture alle quali indirizzare le persone”.

    Le istanze e le richieste del Forum vanno dall’abolizione dell’intramoenia in caso di inadempienze e ritardi sulle liste d’attesa, all’abolizione del numero chiuso nei corsi di medicina, dal rifinanziamenti alla de-aziendalizzazione delle strutture pubbliche, dal potenziamento del personale al supporto nei confronti dei disabili, dalle strutture per contrastare le dipendenze o il disagio mentale fino ai consultori o ai punti nascita nei piccoli centri.

    Il Forum si è costituito il 3 luglio scorso per denunciare lo stato catastrofico in cui è stata ridotta la sanità pubblica italiana e per invocare il rilancio del Servizio Sanitario nazionale al fine di garantire il “diritto alla salute a tutte e tutti”.

   In queste settimane, assieme ai volantinaggi nei Cup degli ospedali Civico, Villa Sofia, Enrico Albanese, Partinico, nei mercatini rionali, nelle piazze dello Zen e di Borgo Nuovo, nei call center, sono state svolte assemblee cittadine a Carini, Cinisi, Corleone, Petralia Sottana, Partinico, Termini Imerese, Bagheria.  

    Un’attività intensa, durante la quale il coordinamento ha raccolto l’interesse e la partecipazione attiva di molti amministratori, giunte e consigli comunali della provincia palermitana che hanno deliberato per l’adesione alla piattaforma costitutiva del Forum e alla manifestazione di domani.  

    L’obiettivo del Forum è quello di riaprire il dibattito politico su quella che sembra essere una fine annunciata: la morte del Ssn.

          “Decennali tagli sugli investimenti, regalie alla sanità privata, malagestione, miopia nella programmazione, assenza di medicina del territorio e nei territori sono solo alcuni degli effetti di quel processo di smantellamento iniziato dall’aziendalizzazione della sanità pubblica e che oggi vede la classe dirigente italiana impegnata nell’annullamento dell’articolo 32 della costituzione, in favore di un modello privatistico in cui le cure sono offerte solo a pagamento”, denuncia il Forum

      “I cittadini e le cittadine – aggiungono i promotori della manifestazione – sono quindi costretti/e a convivere con liste d’attesa infinite, pronto soccorso sempre saturi, strutture inesistenti o fatiscenti, aumento dei costi pro-capite, mancanza di assistenza per disabili e non auto-sufficienti, assenza di consultori o impossibilità di accedere ai percorsi per l’aborto in sicurezza, personale stanco e mal retribuito. Non ci fermeremo,  combatteremo contro ogni forma di ingiustizia sociale, non possono esserci  cittadini di serie A e di serie B per quanto riguarda la sanità”.

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