Oggi voglio parlare delle famiglie dei militari che lavorano o vivono all’estero
Mamma, papà, da grande voglio fare il militare!”, più o meno è un mestiere che inizia così. A volte, perché in famiglia vi è già qualcuno che ha percorso questa strada e, allora, quel bambino ha il desiderio di seguire le orme del proprio genitore o parente, altre perché è una passione che si sviluppa crescendo.
Questa scelta, però, coinvolge un po’ tutte le persone che ruotano intorno a chi sceglie di fare il militare, soprattutto quando arriva la notizia che non vorresti mai arrivasse: “Devo partire per andare in missione” Oppure dobbiamo trasferirci sono stato disegnato in un altra sede”
Madri, padri, mogli, mariti, figli più o meno grandi, Fratelli, tutti i familiari, vengono coinvolti Non puoi dire di no? Per quanto? Dove? È pericoloso? Sono solo alcune domande che, fanno un po tutti, ogni giorno,.
Il militare anche se emotivamente preparato Addestrato a gestire tale situazione. Perché’ chi fa il militare sin dal momento della formazione iniziale viene “addestrato” all’obbedienza. Il binomio comando-obbedienza che è da sempre centrale nel mondo militare diventa con il tempo un’abitudine Cerca una comunicazione basata su l’insieme di processi per i quali le informazioni, le idee, le opinioni, gli atteggiamenti sono trasmessi affinché il proprio familiare sia tranquillizzato, definendo così la base per una comune intesa.
Tendenzialmente chi fa il militare è soggetto a frequenti trasferimenti che possono avere due conseguenze: il trasferimento di tutta la famiglia nella nuova sede di lavoro o l’inizio del pendolarismo da parte del membro che deve spostarsi.
Le famiglie di militari vivono in un clima di stress persistente, rispetto alle famiglie civili, in quanto sperimentano spesso la separazione a causa di posti di lavoro lontani da casa, con la consapevolezza del “rischio” associato al servizio militare
I coniugi militari devono affrontare barriere uniche all’occupazione che includono spostamenti frequenti e spesso bruschi con poco o nessun controllo sulla posizione, lacune educative nella storia lavorativa, licenze professionali che non possono essere trasferite da stato ha stato e genitoriali solista durante una missione senza accesso ad assistenza all’infanzia affidabile o conveniente.
Le sfide che devono affrontare i bambini militari
Lunghe separazioni dai propri cari
Traslochi frequenti che spesso mettono fine ad amicizie fidate
Cicli multipli di adattamento alle nuove scuole
Con conseguenze… Il nucleo familiare dovrà lasciare la propria casa, le proprie abitudini, i propri amici, la propria rete di supporto sociale e le proprie sicurezze per andare incontro a un nuovo inizio che, sebbene possa rivelarsi interessante, non si esime dal comportare alti livelli di stress, soprattutto nella consapevolezza che probabilmente non sarà l’ultimo “nuovo inizio”.
Oppure la famiglia militare resta nella città in cui si è finalmente stabilita, probabilmente dopo vari spostamenti iniziali, e il militare inizia a fare pendolarismo che può essere quotidiano, settimanale o addirittura mensile a seconda dei casi. Di conseguenza uno dei componenti sarà molto meno presente nelle dinamiche Familiare.
Allo stesso tempo anche la coppia può andare incontro a difficoltà a causa della lontananza del partner e alle complicazioni nella gestione della famiglia.
Il mio pensiero va a loro;Definisco le famiglie dei militari “eroi forti e coraggiose”,
Buone Feste

Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.