Sabato 17 giugno nella Basilica Cattedrale di Messina, nell’ambito del progetto pastorale “Sentinelle nella notte”, vari Uffici e Organismi dell’Arcidiocesi (Ufficio Liturgico, Ufficio Migrantes, Ufficio Missionario, Ufficio Insegnamento Religione Cattolica, Pastorale Giovanile, Seminario Arcivescovile e USMI) hanno organizzato la Festa dell’Annuncio, nell’arduo tentativo di coinvolgere parrocchie, movimenti, associazioni e istituti religiosi per vivere un’esperienza di preghiera ed evangelizzazione volta a far riscoprire l’Amore di Dio per ogni uomo. Importante è stato anche il
contributo dei giovani della Parrocchia “Stella Maris” e del gruppo “Padre Nostro … Padre di tutti”, che hanno animato l’evangelizzazione all’esterno della Cattedrale, e del Masci 1 il Faro per il servizio d’ordine. L’iniziativa ha
dovuto superare parecchi ostacoli: è stata rinviata per allerta meteo e non è stato facile trovare una nuova data che si incastrasse con altri impegni, già programmati, dei diversi Uffici. La data del 17 giugno è stata comunque
problematica a causa di altri eventi concomitanti, ma era l’unica possibile!
La strada del Signore non è mai semplice e passare per la porta stretta comporta impegno, fatica e, a volte, anche isolamento, frustrazione e delusione. Ma lo Spirito Santo soffia dove e quando vuole e così due giovani, con in mano una bottiglia di birra, si avvicinano timidamente all’ingresso del Duomo e vengono invitati a prendere una “caramella di Dio” (una breve frase scritta su un fogliettino). Sono titubanti, ma cominciano a dialogare con i missionari dell’accoglienza e si decidono a incamminarsi lungo il percorso spirituale allestito all’interno della Cattedrale, attraverso i “pozzi” dell’accoglienza, Battesimo, Parola, Preghiera, Riconciliazione, Condivisione ed Evangelizzazione. Non entravano in chiesa da anni ormai e uno di loro ha confidato di aver avuto in passato problemi con la giustizia, ma ora sono lì, davanti al Padre Misericordioso e, avvolti dall’Amore di Dio, sentono il
desiderio di confessarsi. Immagino gli angeli e i santi in Paradiso a far festa poiché “vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione” (Lc. 15,
7). Si è faticato molto, si sono dovuti affrontare e superare diversi ostacoli e problemi. Ne è valsa la pena? Sì, anche se tutta l’iniziativa fosse servita solo per questi due ragazzi ne sarebbe valsa la pena!
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